Video di Graziella Ranieri
Rimane la potenza dell’amore.
Maria vorrebbe afferrare Gesù
e non lasciarlo andare.
Ma Gesù le chiede altro:
“Non mi trattenere, dice, devo andare!”
E’ come se dicesse:
Devo andare da questo giardino
al mondo intero,
da queste tue lacrime
a tutte le lacrime.
Il Risorgente è in viaggio oltre le parole,
oltre le idee,
oltre le forme e i riti,
oltre le chiese.
Oltre la morte.
La Risurrezione di Cristo Signore del cosmo
non riposerà finché non sia spezzata la pietra
che chiude l’ultimo cuore
e le sue forze non arrivino all’ultimo ramo della creazione.
Le chiede di andare ad annunciare
ciò che ha visto e udito,
e una donna diventa l’apostola degli apostoli.
Colei che era l’ultima agli occhi di tutti
diventa la prima ad annunciare la storia nuova.
Lo possiamo fare anche noi,
possiamo sperimentare e annunciare
che di fronte a chi decide di “amare”,
non c’è morte che tenga,
non c’è tomba che chiuda,
non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via.
Allora anche nel cuore del dolore,
in quelle strade che sembravano senza uscita,
dentro la solitudine e l’abbandono
questo è l’annuncio di Pasqua:
“ Rimane, continua, è più forte la potenza dell’amore.
Anche se non ho niente, svuotato dalla tristezza,
mani inchiodate dal dolore,
rimane la potenza dell’amore.
In un luogo che non conosco, sorgente delle mie sorgenti,
cielo del mio cielo, terra profonda delle mie radici,
rimane la potenza dell’amore!”
Rimane Cristo vivo e questo mi fa dolce e fortissima compagnia:
io non appartengo a un Dio da piangere, a un Dio compianto,
io appartengo a un Dio vivo.
E in me come in lui
ogni ferita può diventare feritoia,
ogni piaga una fessura di luce.
Ermes Ronchi