Ermanno è uno dei milioni di giovani disoccupati che provano lo stesso stato di vergogna, proostrazione e spesso di disperazione.

Ha bussato invano a numerose porte, ha inviato centinaia di curriculuum ed ora deve fare i conti con se stesso, solo davanti ad un muro vuoto.

Moltissimi cercano di stimolarlo esortandolo a rischiare, di ad adattarsi a qualsiasi cosa, ad andare all’estero… nessuno però vuole dargli davvero una mano… ed Ermanno si trova sempre più solo.

A casa i genitori l’aiutano… ma per lui è un’elemosina umiliante. Senza denaro si barrica in casa mentre gli amici lentamente si allontanano.

Appena può bighellona per la città con la speranza di incontrare qualcuno, un bar o un negozio che cercano personale… si adatterebbe a qualsiasi cosa.

Gira per la città ma si accorge che la gente passa ma spende poco…non ci sono soldi….
Sente dire che il livello di disoccupazione è allarmante.

Piano piano la famiglia si mangia i risparmi, poi vengono i nonni con le loro modeste pensioni, poi i beni immobili, infine si raschia il fondo del barile…