VANGELO DI LUNEDì 18 MARZO

(Gv 8,12-20) Io sono la luce del mondo.

+ In quel tempo, Gesù parlò e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.

Parola del Signore
(Gv 8,12-20) Io sono la luce del mondo.

LA MIA RIFLESSIONE (Lella Mingardi)

PREGHIERA

Ti prego o Santo Spirito, di vivere con me e su di me. Ti prego di illuminarmi con la luce della sapienza che solo tu conosci, con la luce dell’ umiltà che mi darà la possibilità di svuotarmi di me per fare posto a Te. Vieni Signore Gesù e riempi della tua luce il mio abisso del nulla.

Il modo di parlare di Gesù all’ inizio del mio cammino attraverso le letture, mi sembrava così difficile da capire, così complicato e, spesso, mi chiedevo perchè non parlasse più chiaramente; ma ora, che un po’ di più, ho imparato a conoscere Gesù, mi rendo conto che è chiarissimo, senza doppi sensi, ma chiaro e veritiero fino all’inverosimile.

Forse proprio per questo ci turba, perchè ci chiede una cosa importante; ci chiede di CREDERE che Lui è Dio Figlio e Padre e se non accettiamo una persona ,non accettiamo neanche l’altra, se non crediamo in lui,non possiamo affermare neanche di credere in Dio.

I farisei credevano di avere fede in Dio, ma non riescono ad accettare un Dio che si fa uomo, un Dio che si fa riconoscere, perchè ottenebrati dalla loro mentalità, mettono dei limiti a Dio, ma Dio non ha limiti.
Volevano forse che scendesse dal cielo come un re e sbaragliasse tutti i loro nemici, magari a ferro e fuoco, allora gli sarebbe piaciuto di più, li avrebbe aiutati nelle loro conquiste.Gesù è stato si un condottiero, ma nella pace, non nella guerra.

E noi cosa vogliamo che faccia? Cosa vogliamo chiedere a Gesù per poterlo riconoscere e credere in lui? Non ci va bene che sia un uomo, volevamo un marziano? Ci basta che guarisca i malati e perdoni i nostri peccati o avremmo preferito che come il genio della lampada ci procurasse ogni genere di ricchezza?

Fino a che non ci renderemo conto che solo attraverso la fede avremo la luce necessaria per riconoscere in Gesù Dio, e il nostro salvatore, continueremo a vivere nelle tenebre e non saremo migliori dei farisei e dei giudei che dicevano di conoscere a memoria Dio e la sua parola e poi non ne riconoscono il Figlio.

In questo mondo molti sono i messaggi che ci giungono alle orecchie, ma noi non dobbiamo fare come loro, non dobbiamo addattare a noi la parola di Dio, ma al contrario, dobbiamo imparare a vivere noi secondo la parola di Dio, che è parola di vita, ed è l’unica strada percorribile per il paradiso eterno.

Certe volte sento parlare di Dio come se la sua misericordia fosse un attenuante per continuare a concepire il male, una scusa per non decidersi alla conversione.Io non credo all’ idea che tutto ci sarà perdonato con leggerezza, perchè il Signore è Giusto, e per perdonarci ha bisogno del nostro pentimento. Per questo Gesù ha dato ai sacerdoti il compito di sciogliere e legare sulla terra,quello che sarà sciolto e legato in cielo.