Fratelli friulani!
Non dimentichiamo il disastro civile, sociale ed economico che ci hanno lasciato i vecchi “politicanti”.
Se noi li ricicliamo siamo corresponsabili moralmente degli ulteriori danni che faranno a noi ed all’intera nazione italiana.
Attenzione: si presentano con programmi che ipocritamente ritengono “nuovi” e falsamente a favore delle autonomie locali, ma poi fanno quello che vogliono: rubano i nostri soldi, si aumentano paghe e vitalizi, servono le multinazionali e i grandi gruppi finanziari mondiali, accentrano i poteri e tagliano i servizi sociali essenziali, riducono gli ospedali e i servizi assistenziali, tassano i poveri, decurtano le pensioni, impongono nuovi balzelli sulla prima casa, alimentano il traffico internazionali delle armi, rinforzano la burocratizzazione clientelare, sottraggono risorse preziose per la ricerca, lo sviluppo e la formazione, mortificano le autonomie locali.
Il Friuli apra gli occhi: Roma e Milano devono capire che non hanno a che fare con sudditi addormentati e rassegnati. Diamo un segnale forte: chiediamo a tutti i movimenti autonomisti del Friuli di unirsi per questa nobile causa: restituire la dignità al popolo friulano!