Gesù abbracciava i bambini, dimostrando come bisogna accoglierli, perché chi accoglie loro accoglie lo stesso Gesù. Guai a coloro che li disprezzano o ne abusano e li maltrattano.
Quando abbiamo a che fare con i bambini?
Chiunque è povero ed indifeso è bambino, anche se giovane o adulto.
Sono come i bambini i giovani che hanno bisogno di considerazione e di orientamento per la loro vita.
Sono come i bambini che Gesù abbraccia, anche i genitori che lavorano, amano i figli e faticano ad andare avanti economicamente a causa del carovita e perché oberati dal peso delle tasse: in questo caso vengono maltrattati dai potenti governanti che pensano più a se stessi rubando ed imponendo balzelli di ogni tipo.
Sono “bambini” che Gesù abbraccia anche gli anziani e gli ammalati che soffrono la solitudine. Così pure i carcerati ed i mendicanti.
Il padre “abbraccia” il figliol prodigo perché è anch’esso come un bambino, dal momento stesso che si pente delle sue fragilità. Così ogni persona, di qualsiasi età e condizione, che si ravvede e si pente chiedendo perdono al Padre, è come un bambino che riceve l’abbraccio di Gesù.
Gesù ama tutti ma è attirato soprattutto dagli umili…