Messaggio di Medjugorje 25 Giugno 2012
“Cari figli! Con la grande speranza nel cuore anche oggi vi invito alla preghiera. Se pregate figlioli, voi siete con me, cercate la volontà di mio Figlio e la vivete. Siate aperti e vivete la preghiera; in ogni momento sia essa sapore e gioia della vostra anima. Io sono con voi e intercedo per tutti voi presso mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
 

COMMENTO PERSONALE
La preghiera deve essere sapore e gioia della nostra anima, ma spesso la sentiamo come un peso. Questo è naturalmente un disagio notevole per chi realmente desidera seguire gli insegnamenti di Cristo fino alla fine, convinto che la sua Misericordia lo salverà. La preghiera, dice la Madonna,
“va vissuta”. Cosa significa? Ogni momento dovrebbe essere Preghiera, come faceva Lei durante vita terrena che “serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”. Ella è davvero una maestra di preghiera, una preghiera profonda e gioiosa, come si evince dal “Magnificat” in cui esprime umilmente tutta la sua meraviglia ed il suo stupore per quello che il Signore le aveva fatto.

Anche noi dovremmo imitarla. Perché la preghiera sia gioiosa è necessario innanzitutto credere fermamente e con il cuore  che il Signore è il nostro Creatore e Salvatore ed è anche presente in noi, perché siamo “Tempio dello Spirito Santo”. Chi ha questa convinzione sa che Dio non l’abbandona mai, anche se si sente molto tentato e prova l’angoscia esistenziale.

Gran parte dei santi sono passati per la “notte oscura” nella quale essi non provavano alcun gusto per la preghiera, ma poi Dio  ha premiato la loro perseveranza con la sua speciale presenza, perché non hanno ricercato solo il gusto o il piacere derivante dall’orazione in sé, ma Dio stesso, nella sua sola Essenza. Hanno davvero amato il Signore con tutto il loro cuore, la loro anima e la loro mente.

Tutti proviamo momenti in cui la preghiera è faticosa, perché dobbiamo vincere la nostra inerzia che ci spinge verso il basso. Maria stessa, che era fatta di carne ed ossa come noi, ha seguito suo Figlio fino al Calvario e sotto la croce, ma non ha mai perso la fiducia, nonostante l’atroce dolore che provava  interiormente nel vedere suo Figlio ridotto in quegli stati.

Con l’aiuto di Dio, confidando in Lui ostinatamente, riusciremo a superare tutte le prove.
Abituiamoci, quindi, a meditare ed a stupirci per ogni cosa che esiste, per ogni minimo evento della nostra vita, nella consapevolezza che siamo sempre nelle mani del nostro Creatore e Padre.

E questo è un continuo stato di preghiera. Allora sarà spontaneo cercare di compiere la volontà del Signore in tutto ciò che facciamo. Egli stesso ci manderà delle occasioni per glorificarlo. E Maria è con noi ed intercede per noi presso suo figlio per purificare le nostre intenzioni.

Pier Angelo Piai