“I simboli di una nazione non possono essere considerati uno spreco” (Giorgio Napolitano)

          
Io, casalinga quasi sessantenne, moglie di un modesto pensionato e madre di una figlia disoccupata, ho pensato e ripensato a queste sacrosante parole dette da un illustre Capo di Stato di una grande nazione, quale è l’Italia. I vari governi mi hanno tolto 12 anni di pensione per far fronte alla crisi. Questo perché dopo aver maturato gli  anni necessari per avere un minimo garantito all’età pensionabile, mi ero ritirata dal lavoro per poter accudire meglio i famigliari.

Attualmente non posso usare molto l’automobile perché il prezzo della benzina è raddoppiato, giro per i supermercati alla caccia di qualche offerta per riuscire ad arrivare almeno alla terza settimana del mese, cerco di farmi prestare da qualche parente i soldi per pagare l’IMU, ho diradato molto le visite mediche di controllo a causa dell’aumento del ticket. Ho ridotto drasticamente il consumo di metano per il riscaldamento, della luce e dell’acqua a causa delle bollette salate

Dalla TV che ancora seguo fino a che riesco a pagare il canone imparo molte cose.
In questo modo vengo a  sapere dei costi esorbitanti della politica e dell’amministrazione pubblica. Mi informo anche sugli sprechi nei vari settori della vita civile ed economica, sull’attività frenetica degli istituti bancari e finanziari, sull’evasione fiscale, sullo spread…

Fiera di essere italiana, ho seguito la grande parata del 2 giugno in occasione della festa della Repubblica, ascolto spesso notizie sulle pattuglie acrobatiche nazionali che si esibiscono ovunque e che mantengono alto il prestigio della Patria, seguo i telegiornali riguardanti l’attività delle “missioni di pace” all’estero.

Ha ragione il Presidente:  bisogna mantenere i simboli, anche se costosi, e per questo sono contenta di rinunciare alla pensione, alle spese voluttuarie, alle vancanze al mare o ai monti, al riscaldamento e a tante cose che i nostri amministratori ritengono secondarie.

Vorrei tanto esporre una bandiera tricolore sopra il mio balcone, cercherò a tutti i costi di trovare i soldi per comprare questo importante simbolo.
Sono fiera di essere italiana.  “Viva l’Italia!”

Laura Bon