Prefazione del card. José Saraiva Martins

Stupore e gratitudine sono le espressioni che mi sovvengono veramente spontanee dal cuore dopo aver gustato questa nuova raccolta di “parabole” di padre Andrea Panont.

Stupore per la freschezza, per la novità, per la schiettezza che sempre trasmettono. La prima sensazione è che padre Andrea sia capace di trasformare il rumore in musica (prendendo spunto dal suo primo racconto), ma probabilmente lui ci dirà, con la candida onestà che lo contraddistingue, che siamo noi a non saper cogliere la musica che è presente in tutto quello che crediamo rumore.

È il dono che aveva Gesù di Nazaret: sensibilità e capacità comunicativa. Ecco, i racconti di padre Andrea sono “istantanee” che riflettono Vangelo dalla vita apparentemente ordinaria,
incolore di tutti i giorni.

Velatamente padre Andrea, nel libro, ci fa intuire che i suoi racconti sono elementi, da non sottovalutare,
di quella “guerriglia della bontà” che, iniziata dal Signore Gesù, deve rivoluzionare il nostro mondo .

. . . E gratitudine: principalmente perché riesco ancora a sorprendemi, a restare incantato e quindi, dando fiducia alle parole di padre Andrea nell’ intervista citata nel libro… riesco a “tornare bambino”.

È necessario assaporare queste preziose gocce vitali di saggezza e spiritualità, come le lettere amorevoli della mamma del racconto autobiografico di padre Andrea: nella loro semplicità si nasconde il segreto profondo dell’ amore e della felicità.

Augurando a tutti di avere il cuore di Dio.

card. José Saraiva Martins

Video basato sul brano di p.Andrea Panont UBI MAIOR, MINOR CESSAT (“Voi valete molto di più” p.82)