IL MIO VECCHIO CILIEGIO AI PASSANTI:
Lo so, lo so. Quando passate mi guardate con tristezza. Vi chiedete cosa ci sta a fare un vecchio ciliegio come me. A volte il vento spezza anche quei pochi rami che sono rimasti e lentamente il mio decadimento procede.
Ho visto passare tanti inverni anche più rigidi di questo e i miei rami scheletrici protesi al cielo paiono implorare una sorte meno dura di quella che mi attende.
Anche la corteccia si sta squamando e l’inverno è lungo.
Però, nonostante i miei anni, guardate come mi trasformo in primavera.
Non sembra incredibile che un albero vecchio e decrepito come me possa rallegrare ancora l’aria con questi fiori così delicati e radiosi?
In oriente i miei fiori sono un simbolo di buon augurio e suggeriscono un futuro luminoso. Là i giovani vedono in questi fiori il futuro radioso che si apre davanti a loro. Hanno capito bene il simbolismo.
I miei fiori durano poco, ma i frutti saranno prelibati.
Voi tutti uomini dovreste riflettere su questi fatti: se un albero vecchio come me fiorisce in fretta e sa dare buoni frutti, anche per voi non è mai troppo tardi. La vostra vita passa in fretta e dovrà portare frutti di amore come le mie ciliegie che sono rosse…
L’importante è conoscere la strada giusta, quella che vi conduce alla resurrezione e quindi alla vita eterna, dove per voi sarà sempre primavera.
Pier Angelo Piai