IL TESORO NASCOSTO
Nell’immaginario collettivo un tesoro in genere è nascosto e può essere trovato casualmente da qualche fortunato.
Gesù ha paragonato il Regno dei Cieli ad un tesoro nascosto.
È Gesù stesso il tesoro nascosto per cui val la pena vendere tutto per aquistare il campo. Vendere tutto significa che tutto ha senso solo se c’è Lui, il vero tesoro.
Infatti la nostra cecità spesso ci impedisce di vedere il grande valore che c’é dietro la persona di Gesù, il quale, dalla descrizione dei Vangeli, si presenta povero in tutto sin dalla nascita.
Nei Vangeli lo straordinario e l’ordinario si intrecciano in modo misterioso e questo pone molti interrogativi.
Gli evangelisti ci descrivono un concepimento straordinario ed un bimbo nato da due poveri genitori, il quale cresce senza la protezione di alcun potere politico o religioso.
Se abbiamo gli occhi bendati dai pregiudizi ci fissiamo sull’insignificanza che hanno per noi le cose quotidiane descritte.
Gesù predica poveramente la venuta del Regno: non ha nemmeno un posto dove posare il capo o qualcuno che lo protegga direttamente dalle persecuzioni dei suoi connazionali più potenti come i sacerdoti o gli esponenti delle altre caste.
La straordinarietà di quest’uomo che si dichiara Figlio di Dio si desume dai prodigi e dai miracoli, ma pochi pensano al miracolo della sua stessa vita in mezzo agli uomini, al suo comportamento coerente e pieno di amore e misericordia per il prossimo, al suo equilibrio interiore ed esteriore, al suo coraggio, alla sua enorme fede nel Padre, alla sua forza morale che supera ogni tipo di tentazione, alla sua continua compassione per le folle e le persone singole, alla sua ferrea volontà di salvezza per tutti fino a subire una terribile passione inflitta dagli stessi uomini che Egli ama e che perdona anche all’ultimo istante della sua vita.
Gesù Cristo è il dono più grande che il Padre possa averci fatto: infatti in Lui, uomo perfetto, noi diventiamo più uomini ed abbiamo l’opportunità di divinizzarci, diventare cioé, figli di Dio perché Egli, oltre alla natura umana, ha anche la natura divina.
Se è vero che l’uomo è ciò che mangia, allora Lui è il nostro vero nutrimento: non possiamo immaginare l’immensa gioia che ci aspetta se noi crediamo in Lui e nelle sue parole.
THE HIDDEN TREASURE
In the collective treasure is hidden in general and can be found by some lucky chance.
Jesus compared the kingdom of heaven to a hidden treasure.
Jesus himself is the hidden treasure that is worth selling everything to Own the field.
Sell all means that everything has meaning only if he is, the real treasure.
In
fact, our blindness often prevents us from seeing the great value
that’s behind the person of Jesus, who, from the description of the
Gospels, is poor in everything from birth.
In the Gospels the extraordinary and the Ordinary intertwine in mysterious ways and this poses many questions.
The
Gospels describe an extraordinary conception and a child born to two
poor parents, which grows without the protection of any political or
religious power.
If we blindfolded the prejudices we stare sull’insignificanza who described for us the things of everyday life.
Jesus
preached the coming of the Kingdom in poverty: it has no place to lay
his head to protect him or someone directly from the persecutions of his
countrymen as the most powerful priests or members of other castes.
The
extraordinary thing about this man who declares himself the Son of God,
it follows from the wonders and miracles, but few think about the
miracle of his life among men, his behavior consistent and full of love
and compassion for others, his inner and
outer balance, his courage, his great faith in the Father, his moral
strength that surpasses any kind of temptation, to continue his
compassion for the crowds and individuals, to his iron will to save up
for all to suffer a terrible passion inflicted by the same people he loves and forgives even at the last moment of her life.
Jesus
Christ is the greatest gift to us that the Father did: He in fact,
perfect man, we become men and have the opportunity to divine and that
is to become children of God because He, in addition to human nature,
has also divine nature.
If
it is true that man is what he eats, then He is our true nourishment,
we can not imagine the immense joy that awaits us if we believe in him
and in his words.
Pier Angelo Piai