Maria è assunta in Cielo con il corpo e con l’anima: è un dogma di fede.
Ella, quindi, vive la beatitudine del Cielo.
Eppure in questa apparizione Ella esterna il suo grande dolore nel vedere i suoi figli privilegiare ciò che è umano a ciò che è divino.
Ella soffre, nonostante la sua beatitudine? Mistero.

D’altronde se Ella ci è affidata come madre celeste non può rimanere indifferente a tanti suoi figli che si incamminano verso la perdizione eterna.

Nell’aldilà le anime beate non possono essere immerse in una dimensione spazio-temporale come la nostra, perché sono assimilate in Dio. Siccome Dio è l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine, vede le cose infinitamente diverse e in modo più completo da come le vediamo noi. Pertanto tutto ciò che viviamo in questa dimensione è già tutta presente in modo chiarissimo davanti a Lui.

Quando privilegiamo la dimensione spazio-temporale terrena a quella divina perdiamo l’orientamento perché non educhiamo il nostro gusto spirituale a quello divino. Il divino richiede di rinunciare ai piaceri della carne fini a se stessi ed alle varie trasgressioni.  Carne e Spirito sono in perenne lotta.

Avverte San Paolo: “Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste”.
Gesù Cristo, che è il nostro vero maestro, ci insegna che per essere suoi discepoli bisogna rinunciare ai beni terreni, nel senso che essi non devono prevalere sul divino e sulla sua dimensione. Tutto deve essere in funzione di esso.

Moltissimi pensano di poter fare a meno di Gesù Cristo. Negano persino la sua esistenza storica o relativizzano la sua figura cercando di convincersi che nel corso dei secoli Egli sia stato eccessivamente mitizzato e non può essere Dio incarnato per la nostra salvezza. Purtroppo si sbagliano.

Maria, apparendo, vuol dirci che chi segue suo Figlio è sulla via giusta ed otterrà il perdono dei peccati se il suo cuore penitente è predisposto alla vera conversione.

Per questo motivo preghiera e digiuno sono importanti per la nostra graduale conversione. La preghiera ci immerge nelle realtà soprannaturali: ci rende consapevoli del nostro stato di creaturalità e di essere bisognosi del perdono di Dio-Padre, Amore infinito, per poter procedere con coraggio verso la via della conversione, sentendoci veramente amati dal Padre Celeste, dal divino Figlio e dallo Spirito Santo.

Il digiuno ci richiama il fatto che dobbiamo staccarci dal peccato perché l’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola uscita dalla bocca di Dio. Se vuole divinizzarsi deve appartenere totalmente a Dio e ciò richiede anche rinuncia del proprio ego.

Maria sostiene che raduna coloro che sono disposti ad aprirle il loro cuore, ad essere apostoli del suo amore, perché la aiutino, perché vivendo l’amore di Dio siano un esempio per coloro che non lo conoscono.

Messaggio a Mirjana 2 Marzo 2011

“Cari figli, il mio Cuore materno soffre grandemente mentre guardo i  miei figli che ostinatamente mettono ciò che è umano davanti a ciò che è Divino, i miei figli che, nonostante tutto ciò che li circonda e  nonostante tutti i segni che vengono loro inviati, pensano di poter  camminare senza mio Figlio. Non possono! Camminano verso la perdizione eterna. Perciò raduno voi che siete disposti ad aprirmi il vostro cuore, che siete disposti ad essere apostoli del mio amore, perché mi aiutiate, perché vivendo l’amore di Dio siate un esempio per coloro che non lo conoscono. Che il digiuno e la preghiera vi diano forza in questo ed io vi benedico con la benedizione materna nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Vi ringrazio”.