Chi legge in profondità i Vangeli si rende conto dell’unicità della figura di Gesù Cristo e del perfetto equilibrio tra quel che dice e quel che fa.
Egli ha totale fiducia nel Padre: nel suo nome, infatti, guarisce i malati, ridona la vista a i ciechi, l’udito ai sordi, la parola ai muti, compie miracoli, libera dai demoni, risuscita i morti ed alla fine anche se stesso.
Gesù chiede di amare il prossimo: Egli ascolta umilmente tutti, perdona e aiuta il prossimo a liberarsi dalle proprie prigionie.
Chiede di non peccare per essere perfetti come il Padre: infatti Egli per primo osserva, obbediente al Padre, i Comandamenti, rispetta tutti…
Dichiara beati i miti: Gesù diceva di se stesso “Venite a me che sono umile e mite di cuore”. La sua mitezza traspare in tutto il Vangelo, nei fatti e nelle parole.
Sollecita la preghiera al Padre: lo troviamo spesso in solitudine a pregare, in comunione con il Padre, anche di notte.
Propone di vivere in modo essenziale. Gesù è davvero distaccato dai beni terreni e la sua unica preoccupazione è quella di diffondere il Regno dei Cieli.
I suoi seguaci devono essere il sale della terra e la luce che illumina il mondo, come Lui.
Egli afferma che i puri di cuore sono beati. Lui è il primo puro perché è senza malizia, ha lo sguardo innocente ed ama tutti senza distinzioni.
Gesù dice di essere la Via, la Verità e la Vita. Ci indica come ottenere la salvezza eterna offrendo continuamente il suo stesso corpo e sangue nell’Eucaristia.
Quale uomo è stato come Lui? Chi è stato così santo, mite, umile, misericordioso, altruista, puro, equilibrato, forte?
Chi ha avuto un amore così grande da affrontare quella terribile passione e morte per salvare l’umanità?
In Gesù ci sono tutte le virtù: se desideriamo la salvezza dobbiamo davvero guardare a Lui ed imitarlo.
Gesù è davvero il Figlio di Dio ed in Lui la natura umana e quella divina sono strettamente legate.
Per questo ci dà la possibilità di divinizzarci per ottenere la felicità eterna.
Pier Angelo Piai