Messaggio della Madonna di Medjugorje del 25.11.2006

“Cari figli, anche oggi vi invito: pregate, pregate, pregate. Figlioli, quando pregate siete vicini a Dio ed Egli vi dona il desiderio d’eternità.
Questo è il tempo in cui potete parlare di più di Dio e fare di più per Dio.
Per questo non opponete resistenza, ma lasciate, figlioli, che Egli vi guidi, vi cambi ed entri nella vostra vita. Non dimenticate che siete pellegrini sulla strada verso l’eternità.
Perciò, figlioli, permettete che Dio vi guidi come un pastore guida il suo gregge.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

COMMENTO PERSONALE (di Pier Angelo Piai)

Molti sottovalutano i messaggi della Madonna di Medjugorje perchè li ritengono banali, ripetitivi, troppo semplici. Maria è la madre di tutti ed ama tutti indistintamente. Ella ci sta facendo capire che è presente tra noi, infelici uomini del 21° secolo, per condurci verso la felicità. Ma se abbandoniamo ogni forma di orgoglio e ascoltiamo i messaggi con attenzione, scopriamo che essi nascondono una spiritualità robusta e delicata contemporaneamente.

L’ennesimo invito della Madonna, madre di tutti gli uomini di buona volontà, è LA PREGHIERA. Pare proprio che sia la cosa più importante, perché l’invito è in quasi tutti i messaggi mensili.
La Madonna, con una pedagogia molto delicata, ci vuol far capire che la preghiera è il toccasana di tutti i nostri mali spirituali, i quali sono causati dal fatto che noi non prendiamo sul serio il motivo per cui siamo stati creati ed esistiamo: conoscere, amare e servire Dio in questa vita, per poi goderlo nell’altra.

Quando siamo troppo  immersi nelle cose terrene, noi finiamo col desiderare solo cose materiali dimenticando che Dio  è sempre presente in noi e che attende una risposta d’amore.
Siamo noi stessi che ci allontaniamo da Dio se non lo consideriamo importante nella nostra vita quotidiana.

Egli ci ha donato il libero arbitrio e non può imporre la sua presenza con la forza. Egli con infinito amore attende un nostro libero atto di volontà nei suoi confronti, una vera risposta d’amore.

Ma se la nostra vita è troppo prigioniera delle preoccupazioni, degli affari, degli affetti terreni, rischiamo di inaridire lo spirito, il quale è una scintilla divina che non riesce ad accendere il nostro intero “essere” destinato alla vita eterna, perché non glielo permettiamo.

Nella preghiera è necessario chiedere, allora, che Dio ci doni il “desiderio di eternità” che abbiamo soffocato quotidianamente. Se coltivassimo costantemente questo desiderio tutto diventerebbe molto più relativo: ciò che veramente importa è l’eternità, la quale è il vero “presente” che dovrebbe iniziare ora, in un clima di essenzialità, di ricerca interiore della verità, nella convinzione che il Regno dei Cieli è già presente in mezzo a noi, se lo vogliamo.

La Madonna ci esorta a non opporre resistenza allo Spirito che continuamente lavora in noi in mille modi, solo che non ce ne accorgiamo perché il materialismo ci sta accecando. Dimentichiamo che in questa vita siamo solo “pellegrini” e che tutto passa come l’acqua del fiume.

Soffermiamoci sul nostro passato: dove sono tutti i momenti di gioia, di piacere, di dolore o di affanno? Sono solo un ricordo, ma nella realtà non esistono più!
Così non vediamo più tutte le persone che abbiamo conosciuto e sono trapassate ad una nuova dimensione.

Ma il nostro pellegrinaggio terreno ha una meta, quella dell’eternità, dove non c’è spazio e tempo a condizionare le nostre esistenze: tutto sarà solo un eterno presente di contemplazione in cui, nell’amore di Dio, scopriremo continuamente delle novità che ci renderanno pienamente felici nella consapevolezza che tutto ci è stato donato.