Fabio (interpretato da Andrea)  è un ragazzino vispo, con molti interessi che condivide con i suoi amici e compagni. Ama la natura, gioca, studia, vive un suo mondo
Ma chi può sinceramente dire di conoscerlo a fondo?
Egli ha ereditato il temperamento dai suoi genitori, sta formando  il carattere nell’ambiente sociale in cui vive.
La sua storia personale  è fatta di un notevole numero di episodi e di istanti che hanno contribuito a farlo diventare quello che  ora è.
Comunque,  è e rimane un mistero…
Ha le sue passioni, gioca a calcio, tifa per una squadra, è curioso su molte cose, vorrebbe indagare, sapere, conoscere. E’ un mistero il suo camminare, il suo correre, il suo osservare, il suo sorridere, il suo essere triste.
Si sofferma ad osservare la natura e desidera conoscere il senso della vita e della morte.
Non si accontenta di rimanere alla superficie delle cose: vuole andare oltre, esplorare l’universo che lo circonda, anche le cose apparentemente più insignificanti.
Egli è un mistero. La  sua esistenza è un grande mistero:
E’ ancora un ragazzino ma costituisce una dei miliardi di persone che in qualche modo contribuiscono alla grande trama della storia dell’umanità e del cosmo stesso. Un solo fiore che tocca ed ammira, un respiro od un semplice sguardo hanno una recondita ripercussione nell’Universo, anche se impercettibile.
Un solo passo, lo sfiorare con la propria mano i rami di una pianta, una particolare posizione, una semplice percezione sono il frutto di infinite interazioni che agiscono in una sola persona, unica ed irripetibile. Anche questo fatto evidenzia il senso del mistero…
Ha i suoi progetti, i suoi momenti di svago e di riflessione. Ci sono molti fenomeni della vita che desidererebbe comprendere. Intuisce molte cose che vorrebbe esprimere, ma è consapevole che ogni cosa è mistero e la sua stessa volontà è un mistero. Egli ha la facoltà di scegliere tra infinite opzioni…

Sta lentamente intuendo a non catalogare nessuno in base ai propri schemi mentali.
Tutto è davvero Mistero. Noi siamo mistero a noi stessi. Non capiamo realmente la nostra situazione esistenziale…tutto ci sfugge di fronte alla ragione ultima…
E’ necessario confessare  la nostra estrema ignoranza.
Non sappiamo quasi nulla e tutto ciò che sappiamo è estremamente superficiale. Gran parte dei nostri  pregiudizi sono dovuti all’ignoranza.

Dietro ad ogni persona, anche se giovanissima, si cela il mistero insondabile dell’esistenza.

Pier Angelo Piai