Passano gli anni, guardiamoci attorno: ci sono sempre meno alberi….
Li tolgono ma non ne ripiantano altri: che squallore!
Bisognerebbe inculcare nelle menti degli uomini l’amore per la natura e quindi anche per le piante.
Le piante sono esseri viventi con una loro vita: nascono e muoiono.
E’ necessario sensibilizzare all’amore.
L’umanità ne è carente.
Se non si rispettano le piante non si rispettano nemmeno gli uomini.
Il mondo ha bisogno di poeti e le piante sono poesie viventi:
Hanno un loro fascino…in tutte le stagioni.
Il vento le rende più dinamiche e le loro fronde in movimento rievocano sempre antichi ricordi, momenti della fanciullezza allorché venivano osservate con stupore.
I loro tronchi si ergono maestosi verso il cielo per indicarci che la nostra meta è verticale:
tutti noi abbiamo un destino inimmaginabile verso una dimensione che supera lo spazio ed il tempo.
Tra le cortecce si annidano microcosmi che brulicano di vitalità recondite…
Ogni gemma è simbolo di una vita che attende una sua maturazione, ogni fiore che orna i rami è simbolo della fragranza dell’essere…
Cos’è un mondo senza piante?
Quando gli uomini tagliano una pianta per niente tolgono un frammento di poesia al paesaggio
Quando c’è il vuoto di valori si guarda tutto con il metro del tornaconto economico.
Non c’è spazio per la vita in sè, per la mentalità comune tutto deve essere utile, ciò che la mente distorta ritiene “inutile” lo elimina.
Nessuna pianta è inutile, ma anche se dovesse sembrarlo, la sua esistenza serve al piacere dello sguardo, ad elevare lo spirito verso l’eternità…
Ogni albero ha un suo linguaggio, noi non sappiamo decifrarlo perché in noi non c’è il vero amore.
Gli uccelli che si appoggiano sui rami lo vedono con un altro sguardo…
Ogni albero ricorda la nostra evoluzione personale:
Gli anelli concentrici sono i cerchi annuali. Sono formati dal legno prodotto ogni anno dalla pianta ed il loro numero indica gli anni della sua vita.
Ma i cerchi annuali simboleggiano le spire evolutive del nostro essere che trae nutrimento dall’humus terreno per poi innalzarsi verso il cielo…
Le piante e gli alberi cantano silenziosamente per noi umani e che tutto ciò che chiedono in cambio è di cantare per loro. …
Gli alberi sono liriche che la terra scrive sul cielo.
Noi li abbattiamo e li trasformiamo in carta per potervi registrare, invece, la nostra vuotaggine..
Se un albero dovesse scrivere la propria autobiografia, questa non sarebbe troppo dissimile da quella di una famiglia umana.. (Khalil Gibran)
L’uomo è come un albero e in ogni suo inverno levita la primavera che reca nuove foglie e nuovo vigore.
(Vasco Pratolini)
ac
cura di Pier Angelo Piai