Messaggio a Mirjana del 2 Ottobre 2009

 
Cari figli, mentre vi guardo, il cuore mi si stringe dal dolore.
Dove andate, figli miei? Siete così immersi nel peccato  che non sapete fermarvi?
Vi giustificate col peccato e vivete secondo esso.
Inginocchiatevi sotto la croce e guardate Mio Figlio.
Lui ha vinto il peccato ed è morto affinché voi, figli miei, viviate.
Permettete che vi aiuti perché non moriate, ma viviate con mio Figlio per sempre.
Vi ringrazio!

COMMENTO PERSONALE

E’ molto difficile vivere senza peccati, e questo la Madonna lo sa bene: vuole aiutarci, ma non può limitare la nostra libertà e quindi dobbiamo permetterglielo.
Spesso siamo così induriti nel peccato che non abbiamo nemmeno la capacità di discernimento e pensiamo che esso non ci danneggi e che bisogna vivere la vita approffittando di ogni occasione che non ritornerà più.

Tutto questo perché non pensiamo alle cose dello Spirito, ma siamo pronti a soddisfare i piaceri della carne e il nostro orgoglio.
Maria può aiutarci a prendere coscienza di questa nostra povertà.

Il Signore ce l’ha donata come madre celeste, ma se guardiamo la sua vita terrena con stupore ci accorgiamo che si può vivere imitandola.
Ella amava Dio al di sopra di tutto. Anche noi dovremmo farlo sapendo che questa dimensione spazio-temporale è transitoria ed è solo una preparazione alla vita eterna con Gesù risorto.

Quando investiamo tutte le nostre energie nell’accumulare ricchezze materiali o nei piaceri della carne, alla fine rimane il vuoto: sono solo  momentanei palliativi che non portano alla gioia interiore.
Se si ama il Signore, invece, ogni atto d’amore è una forma di capitalizzazione per la vita futura perché nulla andrà disperso del bene che facciamo.

Quando evitiamo il peccato per il Signore Egli vede il nostro sforzo per compiere la sua volontà e ci aiuta nel duro cammino verso la divinizzazione che dalla carnalità dovrà portarci alle più alte vette della contemplazione.

Con l’aiuto di Maria riacquistiamo la vista purificata per vedere il mondo con occhi limpidi, l’udito per ascoltare la parola del Signore che salva, il gusto per assaporare le cose dello Spirito, l’olfatto per immergerci nel profumo della preghiera, il tatto per amare Dio ed il prossimo concretamente. Spiritualizzare i nostri sensi significa proiettarci nella dimensione più autentica, quella che ci farà vivere nella pienezza contemplando Dio faccia a faccia.

Pier Angelo Piai