PREVARRA’ il CONSUMISMO O SARA’ FINALMENTE LA FESTA DELL’ AMORE?
Primo Natale del Terzo Millennio.
Sono trascorsi duemila anni dalla Notte Santa di Betlemme, allorquando Dio donò agli uomini il Suo Figlio, per la loro salvezza. E’ stato un dono completamente gratuito, inviato a tutti gli uomini della terra. Come si direbbe oggi, Dio ha ristabilito il rapporto
con I’uomo, in maniera unilaterale, chiedendo in cambio Fedeltà ed Amore: amore per il Padre, per il prossimo e per tutto il Creato.
Ecco il significato di questa emozionante ricorrenza: amare e donare, senza riserve e senza distinzioni di razza e di cultura.
Gesù é venuto tra di noi nella maniera più umile e più povera, privo di ogni sostentamento materiale, ma forte di un amore incommensurabile per I’umanità intera, portando in dono la buona novella : il Comandamento Nuovo, destinato a sconvolgere le culture di quel tempo ed a condizionare quelle moderne.
Non odiate e non giudicate alcuno, amatevi come io vi ho amato è stato il Comandamento lasciato agli Apostoli prima di lasciare questa terra.
Allora, che Natale sarà questo? Sarà di Nuovo Natale? Con tutta la sarabanda di musiche, lustrini e cotillons e indigestioni paurose con panettoni farciti con le creme piò inebrianti, con le scorribande sui candidi tappeti di neve dove esibire gli sci ultima moda, e buttare tutto il resto del mondo dietro alle spalle?
Oppure vogliamo che questo sia un Natale Nuovo? , celebrando con gioia la ricorrenza della venuta di Gesù Bambino, ma anche pensando a tutte quelle persone (anche per loro Gesù è venuto su questa terra) che hanno gravissimi problemi di sopravvivenza, a quelli che sono tormentati dalle malattie, dalla fame e dalle guerre, specialmente bambini e vecchi esposti più di tutti ai soprusi ed alla sopraffazione perché più deboli; sosteniamo con una preghiera o con un pensiero i figli della nostra terra che si trovano in varie parti del mondo, lontani dagli affetti dei loro cari, per aiutare e proteggere genti sconosciute, ma bisognose di tutto, soprattutto di sicurezza e di solidarietà; stiamo più vicino tra di noi, Cividalesi, impariamo a conoscerci ed a stringerci la mano in segno concreto di amicizia; avviciniamo coloro che si trovano in stato di difficoltà fisica, economica, morale, spirituale e facciamo loro sentire il calore della nostra solidarietà.
Forse, in questo modo, riusciremo a vivere un Natale Nuovo .
Ciao a tutti e buon Natale!
Antonio Bocchi Direttore Consiglio Pastorale Parrocchiale