cfpA picturedall’articolo apparso sul Messaggero Veneto di sabato 9 giugno 2001

LA PROVINCIA ACQUISTA IL CENTRO STUDI (di Rubignacco)

…In un’area di venti ettari sarà realizzato il polo tecnico, dotato di azienda agricola e impianti sportivi.

Gli immobili sono di proprietà dell’Efa. La spesa complessiva sarà di 9,5 miliardi

Un campus in stile americano nel cuore di Cividale. Questo l’ ambizioso risultato cui punta la Provincia di Udine con l’ acquisizione del Centro studi Efa, primo passo per la riqualificazione del territorio e per la creazione di un polo tecnico che raggruppi le strutture scolastiche esistenti.

Il costo dell’ intera operazione, avviata il 6 giugno con una delibera adottata dalla giunta provinciale, è di 9 miliardi e mezzo. «L’ acquisto dell ‘ area appartenente all’Ente friulano assistenza- spiega l’ assessore provinciale alla cultura Paride Cargnelutti – sblocca una situazione ferma da parecchio tempo e risolve un problema funzionale: a Cividale ci sono degli istituti in difficoltà e in questo modo vengono aiutati senza sprecare i fondi».

Grazie all’appoggio della Regione, all ‘ accordo dei vertici scolastici, del Comune di Cividale, della commissione consiliare per l’ edilizia della Provincia, che ha espresso all ‘unanimità parere favorevole. passano alla Provincia venti ettari di terreno, che comprendono un edificio enorme, dalla forma ad H, un’ azienda agricola con annessa stalla, un campo sportivo, ampi terreni e vari locali.

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L’ area in questione si trova in una posizione che ha tutte le caratteristiche, come spiegano gli ingegneri Fabbro e Maresca, per la creazione di un polo tecnico, comprensivo dell ‘ Istituto tecnico agrario, l’Istituto tecnico commerciale e l’Istituto professionale di Stato.

La zona in questione si trova in una posizione molto favorevole per la vicinanza della stazione ferroviaria e la copertura dei servizi pubblici, la presenza di un campo sportivo, della palestra e della piscina, la possibilità di fare degli alloggi e cercare un vero e proprio convitto per gli studenti fuori sede.

Tutte le strutture sono immerse nel verde e a pochi passi dal centro della cittadina di origine romana : ecco perché si può davvero parlare della nascita di un campus che si ispira al modello scolastico americano.

“Anziché costruire nuove scuole, che comportano un investimento notevole – continua Cargnelutti – abbiamo ottenuto la proprietà degli immobili dell’EFA, che prima avevamo in affitto, e questo ci permette di risolvere i problemi di sicurezza nelle infrastrutture scolastiche”.

La situazione più critica riguarda l’ Istituto professionale di Stato Mattioni, che ha una sede insufficiente dal punto d vista strutturale. «In questo modo rispondiamo al Comune di Cividale che chiede di liberare le aule del “Mattioni” per trasformarle in un centro clvico e di abbattere le attuali officine, che sono fatiscenti, e utilizzare l’ area come parcheggio, e nello stesso tempo trasferiamo l’istituto professionale in un edificio piu idoneo».

«Le cifre che la Provincià dovrà investire, con l’ aiuto offerto dai finanziamenti regionali – illustra l’assessore – sono considerevoli, ma inferiori a quelle necessarie per la costruzlone di nuovl edificl.

Quindi, con quest’ operazione fuori dal comune si possono ottimizzare spazi già esistenti e destinati alla formazione: fare una scuola nuova a Cividale, dove esiste già un centro studi, ci è sem brato un delitto».
L’acquisizione dell ‘ area appartenente all’Efa rappresenta il primo passo di un ampio progetto di riqualificazione urbana e di potenziamento delle realtà penferiche. Gli ulteriori interventi da fare potranno esse realizzati in tempi brevi, grazie al fatto che ora le Strutture sono della Provincia.

Elisa Ferrari