dal Messaggero Veneto del 31/05/2002

Studiosi da tutto il continente per inquadrare storicamente la figura del santo a 1.200 anni dalla sua morte
Cividale, centro d’Europa
Domani l’incontro dedicato a Paolino d’Aquileia


A1.200 anni dalla sua morte Paolino d’Aquileia riaffida alla nostra regione un ruolo importante per la costruzione della nuova Europa unita, fondata sulla matrice cristiana. Un dialogo europeo non solo economico e geopolitico, ma anche di tipo ecumenico che trova nella figura di San Paolino un elemento di congiunzione fra Nord e Sud, Est ed Ovest Europa nel solco di una possibile riunificazione di tipo etico e morale.

È il Comitato promotore Paolino Patriarca 802-2002, cui hanno aderito la Parrocchia di Santa Maria Assunta di Cividale, l’Associazione per lo sviluppo degli studi storici ed artistici di Cividale, il Centrum Latinitatis Europae di Aquileia, il Circolo Acli del Friuli Orientale, l’Ente Friuli nel mondo e la Fondazione De Claricini Dornpacher di Bottenicco a favorirlo con un evento che domani, a partire dalle 9.30, riunirà nel Centro San Francesco di Cividale, personalità di spicco provenienti da varie aree europee in un confronto sull’interculturalità cristiana, un tema di grande attualità che si inserisce nel processo di unione europea.

A segnare le tappe di un cammino europeo di incontri, di dialoghi e di conoscenza che il comitato ha avviato in occasione delle celebrazioni per il XII centenario della morte di Paolino, patriarca di Aquileia, teologo, uomo d’arte e di musica, mediatore ed europeista ante litteram, sarà una giornata arricchita da eventi culturali proposti in assoluta anteprima. Sarà il metropolita di Stara Zagora Galaktion Lübenov Tabakov dal cuore dell’ortodossia europea a introdurre in una delle sue prime relazioni dopo la visita in Bulgaria di Giovanni Paolo II il tema dell’identità religiosa come affermazione dell’esistenza umana.

Il problema dei conflitti, tra ieri ed oggi, sarà affrontato da Gianroberto Scarcia, islamista di fama internazionale. Mentre sarà l’autore dell’Oxford Dictionary of Saints, opera monumentale giunta alla quinta edizione, David Farmer, agiografo e cattedratico inglese a illustrare la lezione trasmessa da Alcuino di York all’Europa sul monachesimo.
Da Cividale, antica capitale del Patriarcato di Aquileia, all’est europeo Heribert Dernhofern del Seminario diocesano di Linz racconterà il Danubio di San Paolino e quello del XX secolo, mentre i rapporti fra le chiese serba e croata saranno messi a confronto dalla relazione di Dorova Gil dell’Università di Cracovia.

La figura di San Paolino e l’eredità da lui trasmessa emergeranno dall’intervento di Pietro Marangon classicista goriziano dell’Università di Lubiana. Infine sarà Rainer Weissengruber del Centrum Latinitatis Europae di Aquileia a evidenziare gli elementi di interculturalità tra l’epoca tardoantica e il medioevo. Interverrà in qualità di moderatore Gianfranco Giraudo ordinario di slavistica all’Università di Venezia Ca’ Foscari.

Gli interventi previsti dal seminario, secondo monsignor Guido Genero, presidente del Comitato organizzatore «permetteranno di mettere in luce come le diverse anime dell’Europa con i loro contrasti e le inevitabili tensioni siano di nuovo sulla linea di una possibile convergenza». L’Europa di oggi, come quella di ieri, deve essere l’Europa di San Benedetto, ma anche dei santi Cirillo e Metodio: Paolino con la sua fermezza, le doti di umanità e di mediazione, resta un esempio di «apostolo delle genti».
Sarà, questa, l’occasione per presentare al pubblico un quadro che ritrae il Santo, si tratta di una tela, rinvenuta nella sacrestia del Duomo e attribuita ad un anonimo artista cinquecentesco che di recente è stata sottoposta a un’accurata opera di restauro grazie al contributo dell’International Inner Wheel club di Cividale.

Alle 12, ci sarà la proiezione del video Paolo e Paolino: l’idea dell’Europa unita, un video documentario ideato dai giornalisti Franco Fornasaro e Bruno Cesca (curatori dei testi) per la regia di Rosanna Giuricin, riprese e montaggio di Edy Pinesich, contributi storici di Paolo Chiesa e Cesare Scalon dell’Università di Udine e di Lorenzo Favia dell’Associazione studi storici e artistici di Cividale.

La giornata si concluderà nella chiesa di San Francesco con un evento musicale che costituisce una prima mondiale. Alle 21, infatti, comincerà un concerto che prevede l’esecuzione del brano per quartetto d’archi di Joseph Haydn Le ultime sette parole del nostro Redentore sulla croce, seguito dal debutto di Poémes, un’opera composta in occasione dell’anno Paoliniano da Kristof Maratka, uno dei compositori parigini più attivi ed apprezzati di questi ultimi anni, su commissione del Comitato organizzatore.

L’interpretazione sarà affidata a un gruppo di strumentisti d’eccezione composto da Olga Pogorelova, Alberto Maria Ruta, Vladimir Mendelsshon e Francesco Pepicelli. La voce recitante sarà quella di Andrea Zuccolo. L’ingresso è libero.
L.S.
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