DIALOGO TRA LE RELIGIONI CRISTIANO-CATTOLICA ISLAMICA E EBRAICA

Serata di confronto al teatro Ristori promossa dal Lyons Club Cividale-Manzano “Cividale – crocevia di culture, di genti e di studi”: con queste parole ha iniziato il suo intervento il rabbino capo delle comunità ebraiche del Friuli-Venezia Giulia Roberto Piperno, nell’ambito di un incontro ben organizzato e gestito dal Lyons Club Cividale-Manzano, moderato dal giornalista radiotelevisivo Giuseppe Liani e al quale hanno portato il loro contributo al dialogo inter-religioso anche mons. Rinaldo Fabris e il prof. Khaled Fouad Allam, a significare come la città ducale svolga con profitto un proprio ruolo particolaree peculiare nell’intricato puzzle dei problemi interetnici, più che mai attuali e acuiti dai recenti avvenimenti americani, afgani e medio-orientali.

Una serata al teatro comunale A.Ristori densa di concetti, riflessioni e proposte di collaborazione interreligiosa; relazioni, puntuali, di grande respiro morale, etico e filosofico, che hanno entusiasmato l’uditorio e che hanno fatto registrare pure una lunga serie di domande echiarimenti.

Ecco in sintesi alcuni aspetti emersi dalle relazioni proposte.
Mons Rinaldo Fabris, teologo diocesano di fama internazionale, ha sottolineato come il cristianesimo nasca dentro l’ebraismo, sia come storia e sia nella stessa figurazione dei primi apostoli, tutti ebrei e come anche con l’islamismo ci siano delle connessioni importanti, legate alla venerazione per alcuni stessi profeti, tra i quali Gesù di Nazareth, e a delle modalità simili di pratica religiosa(preghiera, elemosina, ecc.); in particolare si è soffermato sui pericoli che nascono quando tra potere e religiosità ci sono delle dipendenze tali per cui il riferimento ad un Dio onnipotente diventa il pretesto per scatenare guerre legittime e motivare il diritto ad uccidere. In tal senso è sempre più da chiarire il rapporto tra religione e potere e mai la religione dovrebbe supportare il potere politico.

Il prof. Allam, cattedratico a Trieste e a Gorizia e giornalista, ha focalizzato il suo intervento sui pericoli che derivano dentro l’Islam dal rifiuto di una certa “occidentalità” in molti strati sociali mussulmani e da una radicalizzazione del concetto d’identità religiosa, vista sempre più in chiave localistica e modulata secondo dei criteri nuovi per i quali, per esempio, il problema dell’emigrazione di tanti islamici è considerata tutta sotto la visione religiosa.
Occorre fare molta attenzione a queste angolazioni, poiché, di fatto, tra Nord e Sud del mondo sta diventando reale una guerra calda e si rende necessario ridare ragione ad una logica universalistica. Lo stesso Corano, tra l’altro, insegna che Dio non cambia il vissuto degli uomini, ma sono gli uomini a creare delle condizioni proprie.

Nel suo intervento, infine, il rabbino- capo Roberto Piperno ha cercato di proporre un cammino di speranze unico alle tre religioni, affrontato con serietà e coraggio, con un confronto costruttivo, abbandonando, se necessario, pure alcune notazioni del passato, perché, per esempio, anche l’ortodossia religiosa, richiamata sovente in campo, può essere talvolta un aspetto pericoloso.

Richiamandosi al Talmud, invece, si possono ricavare degli insegnamenti preziosi, trasmettere alle nuove generazioni dei principi che riguardano la cultura del dialogo e della ricerca comune e l’allestimento di un tavolo d’incontro,con fiducia nel futuro, poiché anche dopo il Diluvio,c’è sempre la speranza dell’Arca ed è compito delle religioni costruire un’educazione alla pace e a percorsi di solidarietà nell’amicizia.

In precedenza, negli indirizzi di saluto, dopo il presidente Ennio Riuli, è intervenuto il prof Tropina a nome del Comune di Cividale, che assieme alla Forania, presieduta da mons Guido Genero, sono stati gli altri enti che hanno patrocinato e contribuito alla realizzazione dell’incontro.

Franco Fornasaro