dal Messaggero Veneto del 30 ottobre 2001
I sindaci di Stregna, Drenchia e Grimacco hanno illustrato a Tondo i problemi della zona
Un incontro collettivo nel municipio di San Leonardo, con i sindaci dei comuni delle Valli del Cosizza e dell’Erbezzo (affluenti del Natisone) e la visita alle sedi municipali di Stregna, Drenchia e Grimacco hanno offerto al presidente della giunta, Renzo Tondo una panoramica delle caratteristiche e dei problemi della zona per affrontare i quali gli amministratori locali hanno indicato alcune emergenze.
La lettura della situazione da parte del sindaco di San Leonardo, Giuseppe Sibau, ora anche commissario straordinario della Comunità montana Valli del Natisone, ha trovato piena condivisione nei primi cittadini di Stregna, Claudio Garbaz, di Drenchia, Tarcisio Donati, di Grimacco, Lucio Paolo Canalaz, confermando anche l’obiettivo dell’unificazione a cui le quattro amministrazioni stanno lavorando da tempo.
La tendenza allo spopolamento e all’invecchiamento demografico, comune a tutte le aree montane, qui si somma a una condizione di sottosviluppo legata anche alla scarsa presenza di attività produttive.
E se sbocchi per l’importante risorsa boschiva potranno aprirsi in un discorso di filiera del legno avviato da alcuni imprenditori intenzionati ad associarsi e opportunità per la zona industriale di Cemur deriveranno dalla recente eliminazione da parte della Regione del vincolo di zona esondabile, restano i problemi di un territorio molto vasto.
Una vastità che si traduce in esigenze di manutenzioni stradali, di infrastrutture e servizi diffusi, mentre molto limitati sono gli introiti per le amministrazioni comunali che, però, puntano sulla promozione della piccola imprenditoria e del turismo, e hanno a cuore la salvaguardia culturale della specificità linguistica locale.
Le successive visite alle sedi comunali, alla località di Topolò e al Centro servizi culturali e turistici che con il programma Interreg II sta sorgendo a Tribil superiore nei locali della vecchia scuola, non hanno fatto altro che meglio definire contesto, emergenze, obiettivi.
In questo quadro, ha affermato Sibau nella sua veste di commissario della Comunità montana, massimo sarà l’impegno per portare avanti i progetti transfrontalieri avviati.
L’attento utilizzo degli strumenti comunitari e del fondo montagna coniugati a formule di economia integrata, in una logica di sistema, a partire anche dalle piccole fonti di iniziativa e dalla risorsa ambientale, sono, per il presidente della giunta, la strada giusta da percorrere in questa fase, soprattutto in un contesto finanziario che vedrà il prossimo bilancio regionale contare su 300 miliardi in meno mentre c’è incertezza sull’effettiva consistenza dei trasferimenti statali per la sanità.
Ma, non verrà meno – ha assicurato tondo, sottolineando la sua delega allo sviluppo della montagna – l’attenzione per gli enti locali montani con il trasferimento di fondi ai comuni.