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Una vita contraddistinta da un lungo percorso di carità e fede. Per i fedeli delle Parrocchie di Gagliano e Spessa sono questi gli aspetti piu significativi della figura di monsignor Giuseppe Mucig, deceduto nella notte tra domenica e lunedl all’ ospedale civile di Cividale, dove da qualche giomo era ricoverato.

Un’ improvvisa quanto fatale crisi cardiaca ha così privato le comunità di Gagliano e Spessa di quella che era la loro guida dal lontano 3 dicembre 1989. Nato a Rodda, un paesino delle valli del Natisone, nel 1933, monsignor Mucig, dopo aver frequentato il Seminario di Udine, fu ordinato sacerdote nel giugno del 1959.

Poi, l’inizio degli impegni sul territorio, sempre caratterizzati dalla grande fede unita alla grande comunicabilità e, perché no, all’ironia: da Gemona, dove fu prima cooperatore e cappellano presso la Beata Vergine delle Grazie fino al1962, a Stregna, dove il sacerdote fu prima cooperatore dal 1962 al 1965 e poi parroco fino all’ agosto 1982.

Dal 1982 al1989 – spiega monsignor Guido Genero, vicario foraneo di Cividale – monsignor Mucig fu impegnato nella parrocchia di Cussignacco , poi il 3 dicembre del 1989 assunse la guida delle parrocchie di Spessa e Gagliano, mentre dal 1995 ricopriva il prestigioso ruolo di Membro del Capitolo delI’ Insigne collegiata dei Canonici di Cividale, antico retaggio della tradizione antica.
L ‘improvvisa scomparsa di monsignor Giuseppe Mucig lascia un vuoto difficile da colmare nelle comunità che guidava.

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Per la sua attività e il suo stile spiega ancora monsignor Genero – don Giuseppe è risultato prezioso in questi anni a livello di tutta la Forania; in particolare a Cividale era molto conosciuto per la costante piesenza a servizio pastorale dei fedeli nel Duomo di Cividale.

Non solo. Il sacerdote, infatti, da alcuni anni rivestiva un ruolo fondamentale nella solenne liturgia della Messa dello Spadone. Aveva infatti il compito di diacono nelI’ antica cerimonia che da almeno 7 secoli si celebra nella città ducale.

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«Ogni anno puntuale con il suo elmo piumato in testa ricorda monsignor Paolo Caucig, anch’egli canonico di Cividale, e che con monsignor Mucig condivideva le origini, essendo anch’ egli originario delle Valli del Natisone – portava all’altare l’antico Evangelario di San Marco vibrando nell’aria verso i fedeli i tre colpi con la spada di Marquardo». Come ricorda ancora MariaRosa Nadalutti, direttrice del Consiglio parrocchiale di Gagliano, monsignor Giuseppe Mucig, per moltl anni del suo sacerdozlo fu impegnato a lungo come insegnante prima al Centro di Formazione Professionale di Gemona e poi in quello di Cividale.

Dal 1977 al 1982 – ricorda Maria Rosa Nadalutti – fu anche Vicario Foraneo di San Pietro ed anche membro del comitato diocesano per le nomine dei parroci, nonché dal 1993 asslstente spirituale presso la casa di riposo di Cividale. Molteplici, insomma, gli impegni e gli incarichi per monsignor Micig, cui andò anche il titolo di cavaliere della Repubblica, che però verrà sempre ricordato per la grande comunicabità e per lr grandi capacità oratorie.
Lo rimpiangeremo a lungo – spiega commossa la signora Nadalutti, perché ci è venuta a mancare un’insostituibile guida spirituale, con grande umiltà e fede al nostro servizio per oltre 12 anni.

I funerali di monsignor Giuseppe Mucig, alla presenza dell’arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, e, tra gli altri, di tutti i parroci della Forania, sono stati celebrati alle 10 del giorno 1 agosto 2001 nella chiesa parrocchiale di Gagliano

Notizie dall’articolo di Antonio Simeoli apparso nel Messaggero Veneto del 31 luglio 2001

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riprese a cura di Pier Angelo Piai