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dal Messaggero Veneto del 5/11/2001

Prima riunione a Gemona dell’Anci per definire i servizi per “area vasta” che saranno coordinati dagli Ambiti
Uffici tecnici, tributi e polizia: i piccoli Comuni si alleano


Servizi tecnici, sportello unico, uffici catastali, tributi, trasporto scolastico, polizia municipale e le nuove competenze che deriveranno dall’attuazione della legge regionale numero 15 del 2001, attualmente al centro dei lavori della specifica commissione dell’Assemblea delle autonomie locali: sono alcuni dei servizi per “area vasta” che i Comuni medio piccoli potrebbero coordinare al meglio tramite i futuri Ambiti territoriali omogenei. E proprio per definire con gli amministratori locali interessati una proposta condivisa sulle effettive dimensioni di tali Ambiti da presentare poi all’Assemblea delle autonomie e quindi alla Regione, l’Associazione dei Comuni ha avviato una serie di riunioni territoriali.

La prima si è svolta nel municipio di Gemona, presenti il sindaco Disetti e il vicesindaco Marini, rappresentanti dei Comuni della Collinare, del Gemonese e del Tarcentino tra i quali è già sperimentato un buon grado di collaborazione.
Il presidente dell’Anci Friuli-Venezia Giulia, Luciano Del Frè, ha ricordato i principali impegni dell’Associazione che assiste e fornisce servizi a tutti i 219 Comuni della regione nei settori diversi settori dell’attività amministrativa, tra questi la lunga trattativa per il contratto del personale e il comparto unico del pubblico impiego che proprio nelle ultime settimane ha conseguito «risultati significativi – ha detto – per il riconoscimento delle professionalità che operano nei Comuni» e poi ancora il trasferimento di compiti e funzioni che «nel rispetto dell’Autonomia e della responsabilità degli amministratori locali deve essere possibile indipendentemente dalle dimensioni dei Comuni» e la legge Finanziaria.

All’Anci anche il compito di garantire un ruolo da protagonisti per i Comuni nell’ambito della Assemblea delle autonomie locali per la quale l’associazione costituisce il riferimento e la sintesi delle richieste dei Comuni, soprattutto quelli medio-piccoli.
E proprio per meglio rappresentare il territorio il vicepresidente, Renato Antonelli, ha annunciato le novità previste dalla proposta di modifica dello Statuto per il prossimo Congresso regionale, tra cui una struttura sempre più autonoma, l’ampliamento del consiglio direttivo, la costituzione di Coordinamenti provinciali, nonché la nascita della Consulta dei piccoli Comuni.

I temi della sanità e dei servizi sociali sono stati quindi al centro dell’intervento del vicepresidente Giuseppe Napoli, presidente di Federsanità Anci Fvg, che dopo aver evidenziato l’importanza dell’attuale fase per la futura configurazione del sistema sanitario della regione, ha ribadito il ruolo fondamentale dei Comuni, «che – ha detto – devono venire coinvolti fin dalla prima fase della programmazione regionale. Da qualche giorno – ha informato – il confronto tra Comuni e Regione ha una sede istituzionale: la Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria, fortemente richiesta da Federsanità e composta dai presidenti delle conferenze dei sindaci per gli Ambiti territoriali delle Ass e dai presidenti delle assemblee dei sindaci di distretto. Spetterà ora all’assessore regionale alla aanità Santarossa, al quale la Commissione sanità dell’Assemblea delle autonomie ha già sollecitato un incontro, convocarla al più presto per concordare con i sindaci quale livello di salute e di assistenza sul territorio la Regione intende garantire ai cittadini del Friuli Venezia Giulia, un passaggio indispensabile e preliminare alla stessa discussione sulla Finanziaria».

E proprio sui temi delle risorse finanziarie è intervenuto il vicepresidente Franco Iacop, della Commissione finanze dell’assemblea delle autonomie, in attesa delle cifre definitive che si dovrebbero avere nelle prossime settimane Iacop ha auspicato la conferma degli impegni del presidente Tondo e dell’assessore alle Finanze, Arduini, a lasciare invariati i trasferimenti ai Comuni e le risorse per la Sanità ed ha anticipato alcune proposte che stanno per essere definite dall’Assemblea delle autonomie.
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