pierangelo picturedal Messaggero Veneto del17/02/2002

Il giovane sacerdote ha concordato le dimissioni con l’arcivescovo Brollo.
Monsignor Genero in lacrime

Cividale: don Pier Angelo Venturini ha annunciato alla comunità la sua decisione


L’annuncio è arrivato, improvviso, dall’arciprete di Cividale, monsignor Guido Genero, durante la messa prefestiva di ieri sera nel duomo della città ducale: don Pier Angelo Venturini, da due anni cappellano nella parrocchia di Santa Maria Assunta, lascia la veste e ritorna alla vita civile.

Le lacrime dell’arciprete, che dinanzi ai fedeli ha letto una lettera dello stesso don Pier Angelo, sono solo un segno dello shock che ha subito investito tutta la comunità religiosa, non solo di Cividale, ma anche dell’intera forania fino a Buia, paese di origine del sacerdote. Da giorni, per la verità, circolavano voci su una possibile decisione clamorosa da parte di un religioso del Friuli orientale di lasciare la veste.

Poi, ieri sera, la conferma è arrivata dalle parole di monsignor Genero e da un successivo comunicato diramato dalla diocesi di Udine in cui si spiegano le motivazioni della decisione di don Pier Angelo Venturini di lasciare la veste. All’origine della decisione un legame affettivo sfociato già da alcuni mesi (sembra otto) con la nascita di una bambina.

«Dopo matura riflessione e in piena intesa con l’arcivescovo – spiega lo stesso don Pier Angelo Venturini nel comunicato – devo annunciarvi che non sono nella condizione che la Chiesa richiede a un suo figlio perché gli possa essere affidato il ministero pastorale». Così il sacerdote – continua il testo diffuso nella serata ieri dalla Curia – ha voluto annunciare alla comunità parrocchiale la sua decisione di tutta la responsabilità derivata da un legame affettivo con conseguente paternità e, dunque, di lasciare la parrocchia.

Don Pier Angelo Venturini, 28 anni, è originario di Buia dove risiedono i genitori e tre fratelli, molto conosciuti e stimati in tutta la comunità collinare. Dopo gli studi al seminario di Castellerio, don Pier Angelo era stato ordinato sacerdote dall’allora arcivescovo di Udine, monsignor Alfredo Battisti, l’11 giugno 2000 nel duomo di Udine insieme all’attuale cappellano di Gemona, don Luca Anzilutti.

Poi, l’impegno a Cividale dove peraltro don Pier Angelo svolgeva il suo ministero dal 1999 come diacono impegnandosi nella pastorale giovanile; compito questo che ha continuato a svolgere dopo l’ordinazione sacerdotale. Con i giovani e per i giovani, non solo di Cividale ma di tutta la forania, il sacerdote ha compiuto tutto il breve cammino pastorale.

Particolarmente significative le iniziative organizzate in occasione del Giubileo con la lunga fase di preparazione nella Diocesi, coincisa tra l’altro proprio con la sua prima messa, culminate con il viaggio a Roma in occasione della Giornata mondiale della gioventù. Don Pier Angelo era il responsabile della Consulta foraniale giovanile e, tra l’altro, nell’agosto scorso aveva guidato un manipolo di ragazzi della forania nel viaggio spirituale nella località francese di Taizè. Poi, d’un tratto, l’annuncio di don Genero dal pulpito del duomo.

Un vero e proprio fulmine a ciel sereno per i giovani delle comunità religiose del Cividalese, tra cui rapidamente nella serata di ieri si è diffusa la notizia della decisione di don Pier, come da tutti veniva chiamato, di lasciare l’abito. Intanto «l’arcidiocesi e la comunità parrocchiale di Cividale – come si legge a conclusione del comunicato diffuso dall’ufficio stampa diocesano –, pur nella grande sofferenza causata da questo evento, hanno assicurato a don Pier Angelo vicinanza umana e spirituale, accompagnandolo nella preghiera perché lo spirito abbia a illuminarlo nelle nuove strade della vita».
Antonio Simeoli