dal Messaggero Veneto del 14/07/2002

Tavola rotonda sul tema “La speranza che non muore” e pellegrinaggio in abbazia. Domani recital e messa
Padre Zanotelli a MeetinGiovani
San Giovanni al Natisone: si apre la 18ª edizione. Si parlerà soprattutto di pace


Comincia oggi a San Giovanni al Natisone il MeetinGiovani, che avrà come protagonista padre Alex Zanotelli, prete comboniano, una laurea in teologia conseguita negli Stati Uniti a Cincinnati, giornalista e scrittore, che da anni si batte contro il razzismo, gli scandali del traffico d’armi e i soprusi subiti dal popolo africano.

Un missionario scomodo per tanti, per la sua saggezza e le prese di posizione. Non ha mai lesinato dure critiche anche nei confronti del Governo italiano, lanciando negli anni Ottanta una campagna contro gli scandali della cooperazione italiana e i traffici d’armi, puntando l’indice contro gli allora ministri, rispettivamente degli Affari esteri e della Difesa, Giulio Andreotti e Giovanni Spadolini.

Dopo la protesta, fu costretto a dimettersi da direttore della rivista “Nigrizia” e a trasferirsi a Korogocho, un’enorme baraccopoli alla periferia di Nairobi, dove povertà e malattie (l’Aids colpisce quasi la metà della popolazione) soffocano la speranza.

Da qui il tema del XVIII MeetinGiovani, in programma oggi e domani a San Giovanni, che richiama, come ogni anno, centinaia di ragazzi da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. “La speranza che non muore” sarà l’argomento trattato nella tavola rotonda in programma oggi, alle 15, nella palestra comunale. Parteciperanno anche Daniela Sironi della Comunità di San’Egidio, Giorgio e Loretta Ciuffi del gruppo Socialforum di Udine e il giornalista Federico Rossi, cui spetterà il compito di moderatore.

Ad affiancare padre Zanotelli, che non mancherà certamente di portare ai tanti giovani le sue straordinarie e sofferte esperienze in terra d’Africa, luogo che, come lui stesso ha più volte definito una terra di dannati dove soltanto lì se Dio c’è può essere scoperto, ci sarà un gruppo di volontari appartenenti ai Caschi bianchi, associazione umanitaria internazionale riconosciuta dall’Onu con funzioni di pacificazione, prevenzione e soluzione dei conflitti. I volontari metteranno a confronto le loro esperienze nella Operazione colomba, svolta nelle diverse fasi del conflitto nell’ex Jugoslavia.

Come sempre, i temi del Meetingiovani, organizzato dal Gruppo 89 di San Giovanni al Natisone, guidato da don Gianni, portano in primo piano gli aspetti di un mondo che cambia, che si evolve ma che tralascia i problemi della sofferenza delle guerre, delle malattie che affliggono i popoli cercando, almeno con i giovani, di lanciare messaggi di speranza e di vita.

La manifestazione proseguirà alle 20.30 con il pellegrinaggio di pace all’Abbazia di Rosazzo, mentre domani, alle 9.30, ci sarà il recital “Vuoto a perdere”, con “The Sbealf”, cui seguirà la celebrazione di una messa. Nel pomeriggio, musica e canti e infine l’estrazione della lotteria.
Giorgio Mainardis
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