dal Messaggero Veneto del 09/12/02
Il razzismo non c’era nei tempi antichi
Egregio professore, il secolo scorso (ma anche questo non mi sembra tanto diverso…) ha visto un’enorme massa di fenomeni razzisti, variamente disseminati in tutto il mondo. Mi pare, comunque, che del fenomeno non vi sia traccia nell’antichità, non almeno in questi modi. Non mi risulta in fatti che le migliaia di guerre che si sono combattute, che tutte le violenze che hanno caratterizzato la storia dell’uomo abbiano avuto come matrice la diversità, e quindi la presunta superiorità di una razza sull’altra. È vero allora che il razzismo è un po’ figlio dei nostri tempi? Perché diversi?
Maria Mesaglio, Udine
Vediamo di definire, per prima cosa, il concetto di razzismo: si tratta di ogni concezione teorica o di atteggiamento pratico (ma anche di orientamento psicologico, attenzione) che postula la superiorità di una razza su altre, con l’esplicita attribuzione del diritto di ridurle in uno stato di discriminazione, di soggezione, se non addirittura con l’intento di provocarne il genocidio. Queste le basi, ma il discorso s’allarga ben oltre il colore della pelle: mai sentito parlare di razzismo “culturale”, “politico”, “economico”, “religioso”, di “status”, e l’elenco potrebbe dilungarsi all’infinito, quando si parla di qualcuno in qualche modo “diverso”.
E adesso il chiarimento che mi chiede: non è proprio esatto che il fenomeno nasca nel secolo scorso (in cui, peraltro, ha fatto più danni); la prima teorizzazione sistematica risale alla metà dell’800, a firma del francese A.J. de Gobineu, anche se pregiudizi analoghi sono riscontrabili in epoche di gran lunga precedenti (segregazione in ghetti degli ebrei a partire dal 1349, a Francoforte, sua istituzionalizzazione in Europa dal ’500, politiche colonialiste e via dicendo).
Il mondo antico, a parte qualche eccezione, ne risulta invece essere stato immune, dagli egizi ai greci, passando per Roma e dintorni. Il male è piuttosto recente, insomma, ma non per questo meno virulento, anzi: dal genocidio armeno al nazismo, dal Ku klux klan all’apartheid (e ne cito alcuni di significativi, non gli unici), l’altro secolo ha avuto tanto da insegnare sul razzismo, e troppo poco pare avere imparato, come pare anche poco stia imparando il fresco discepolo del nuovo millennio.
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