L’umorismo è una virtù.
Una delle cose più affascinanti che ho potuto costatare nella mia esperienza psicoterapeutica è che le persone sane mentalmente presentano un certo tipo dl umorismo non ordinario.
Esse non considerano divertente l’umorismo maligno, che provoca il riso dl alcuni mediante l’offesa di altri, l’umorismo superbo, che ride di ciò che si ritiene inferiore, o l’umorismo di ribellione all’autorità o alla morale.
Il fatto caratteristico è che ciò che esse considerano umorismo è più che altro vicino alla filosofia. Può essere anche detto umorismo della realtà, perché consiste in gran parte nel ridere degli esseri umani in generale, quando sono sciocchi, quando dimenticano il loro posto nell’universo, quando si sentono grandi, mentre sono piccoli.
Questo umorismo può rivolgersi anche verso la propria persona, ma senza sadismo e senza pagliacciate. C’è da auspicare che questo tipo di umorismo possa essere molto diffuso; la situazione umana, la suprebia, l’atteggiamento serioso, l’essere troppo pieno di impegni, indaffarato, ambizioso, lo sforzarsi, il progettare, sono tutte cose che possono essere divertenti, persino spassose.
Persone siffatte vedono la loro vita da una prospettiva da cui possono sorridere e tuttavia restare in contatto e lasciarsi coinvolgere in modo positivo dagli altri esseri umani e dagli eventi. Come se incarnassero la seguente massima:
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Persone così sanno vedere il lato sciocco delle cose serie, e il lato serio delle cose sciocche; oltre ad avere una particolare disposizione del cuore e della mente ad osservare con simpatica indulgenza le contraddizioni e le assurdità della vita.
Da costoro ho imparato, professionalmente pariando, che è insano e inutile prendere tutto terribilmente sul serio.
Ricordiamo che l’ottimismo deriva da Dio e il pessimismo invece dalla mente umana. Ho imparato altresì che bisogna prendere benevolmente in giro il nostro piccolo Io personale, così pieno di sé, che si dà tanta importanza, che si prende tanto sul serio, che è tanto suscettibile, inquieto, sospettoso e diffidente.
Il vero umorismo non sta nel “fare dello spirito”, ma nel mettere in evidenza quello già insito nel tatti. La vita ha aspetti umoristici. Dunque Dio in realtà è Il primo, il vero umorista.
Qui mi dissocio da qualcuno nel vedere gli ambienti religiosi restii a considerare l’umorismo come una cosa non positiva, anzi.
Forse ci si riferisce a certi ambienti religiosi ma non a tutti, anche se è vero che pariare di Dio umorista non è molto frequente nell’immaginario collettivo; d’altra parte, l’umorismo come attributo dl Dio, non si trova neppure nel trattati dl teologia, eppure è innegabile.
E non a caso, In tre Salmi, Dio viene presentato come uno che ride (2,4; 37,13; 59,9).
Bisogna imparare dunque a ridere, perché l’ilarità è una vera e propria virtù.
Almeno così la pensava Erma, uno dei primi maestri della spiritualità cristiana:
(dl Pasquale lonata)