La cura degli altri, insomma il servizio hanno conseguenze più a lunga scadenza e più profonde dl quanto non sembri…
La ricerca scientifica ha dimostrato proprio questo fatto: la buona volontà, la solidarietà, l’amore altruistico, la cura degli altri, insomma il servizio, non si fermano dove sembra, magari con risultati pratici di poco conto, ma hanno conseguenze più a lunga scadenza e più profonde dl quanto non sembri.
La scienza è interessata ai comporta-menti e ai fatti, ai numeri e alle statistiche, ed è arrivata finalmente, ma in modo più documentato, alle stesse conclusioni a cui la religione era già arrivata da sempre.
Naturalmente c’è in noi anche un lato oscuro: e questo non lo possiamo dimenticare. Però è un crimine contro l’essere umano ignorare le nostre potenzialità positive, che invece devono essere riconosciute e incoraggiate, e che già da qualche anno sono studiate in molti campi dl ricerca scientifica con risultati strabilianti.
Vari esempi vengono dalla medicinà. È stato fatto questo esperimento in un ospedale di San Francisco in California: hanno diviso quattrocento malati gravi in due gruppi; a un gruppo si offrivano cure mediche ad alto livello, l’altro gruppo riceveva esattamente lo stesso tipo di cure mediche, e in più riceveva un altro tipo di intervento: per questo gruppo si pregava.
C’era un certo numero di persone, fuori dell’ospedale, che pregava per questi duecento malati.
Il primo gruppo fungeva da controllo.
Le persone che pregavano, estranee all’ospedale, conoscevano soltanto il nome di battesimo delle persone per cui pregavano e la loro malattia. I pazienti per cui si pregava non sapevano nulla di questo esperimento.
Gli infermieri e i medici sapevano che c’era un esperimento in corso, ma non sapevano per quali pazienti si pregava e per quali no.
Le preghiere erano soggettive e non seguivano nessuna forma particolare. I risultati: il decorso della malattia per i pazienti oggetto delle preghiere fu dl gran lunga migliore, se paragonato ai pazienti per cui non si pregava.
Per esempio, nel gruppo per cui si pregava ci furono tre volte meno polmoniti, si usarono tre volte meno antibiotici e tre volte meno diuretici. Ci furono tre morti nel gruppo per cui non si era pregato, nessun morto nel gruppo per cui si era pregato.
Se la cosa può sembrare strana, riflettiamo allora su quanto è accaduto in una università russa pochi anni fa: in due vasche di metallo completamente separate l’una dall’altra sono stati messi organismi viventi, come embrioni di pollo, colture di cellule, di batteri, ecc.
Comunque c’erano le stesse forme di vita in tutte e due le vasche. Queste vasche, pur essendo completamente separate, avevano tra loro una finestra con un vetro di quarzo; e quindi era come se queste cellule potessero “vedersi” le une con le altre. In una delle due vasche sono stati poi messi agenti letali, come veleni o virus.
Sono stati fatti più di cinquemila esperimenti e ogni volta, quando le cellule contenute nella vasca inquinata morivano, quelle dell’altra vasca, che pure non erano soggette ad alcun agente letale, morivano anche loro.
La ragione che è stata addotta è che, quando le prime cellule morivano, irradiavano una specie di codice, un modo di es sere, dato che, essendo completamente isolate, non potevano trasmettere nient’altro in nessun altra maniera.
Se però veniva coperta la finestra di quarzo con lastre di metallo, questo fenomeno non accadeva più: morivano solo le cellule soggette agli agenti letali.
Un altro esperimento, fatto da Einstein per la prima volta, è quello in cui si sparano due particelle in direzioni completamente opposte l’una dall’altra. Queste due particelle, allontanandosi, ruotano nella stessa maniera, e si è scoperto che, se si fa in modo che una delle due particelle ruoti in maniera opposta, anche l’altra particella, che non è per nulla legata alla prima, simultaneamente si mette a ruotare anch’essa nella maniera opposta. Einstein, nello scritto famoso in cui descrive questo esperimento, dice: «Si vede che c’è un’azione telepatica tra queste due particelle>.
Ebbene, questa telepatia energetica è presente anche nell’amore, nel servizio, ecc. nel senso che quando si è esposti all’altruismo si tende a diventare altruisti. Sorokin aveva fatto un esperimento: aveva domandato ad alcuni studenti di una università degli Stati Uniti, di scegliere una persona che non potevano sopportare, di andare poi da questa persona e di dirle qualcosa di gentile, e poi continuare a cercare di instaurare un buon rapporto.
Alcuni di questi studenti scelsero una persona che era loro antipatica, le offrirono un biglietto per il teatro, fecero altre azioni gentili e altruistiche nei suoi confronti, e poi continuarono così anche se non ne avevano voglia.
Le conclusioni furono che la relazione cominciava freddamente, ma poi tendeva a migliorare, poiché le persone che avevano fatta la cosiddetta buona azione si sentivano gradualmente sempre più generose.
E qui entra in gioco un principio fondamentale della psiche, una delle sue leggi: le nostre azioni tendono a evocare sentimenti, emozioni, Idee e immagini corrispondenti.
È quanto dice la famosa scommessa di Pascal: