È molto difficile comprendere l’insoddisfazione, perché la maggior parte di noi la incanala in una certa direzione e in tal modo la soffoca.

Avete mai provato a stare seduti molto tranquillamente, senza fare alcun movimento? Provateci: sedetevi, con la schiena diritta, perfettamente immobili, e osservate il lavorio della vostra mente. Non cercate di controllarla, non soffermatevi sul fatto che dovrebbe evitare di vagare da un pensiero all’altro, ma limitatevi a essere consapevoli del fatto che vaga. Non cercate di intervenire, ma osservatela come si osserva un fiume scorrere seduti sulle sue rive. Ci sono tante cose in un fiume che scorre: pesci, foglie, animali morti, tutto è sempre vivo, in movimento.

Anche la mente è così, eternamente mobile, svolazza da una cosa all’altra come una farfalla.
Quando ascoltate una canzone, in che modo l’ascoltate? Forse vi piace la persona che canta, che magari ha un bel volto, o forse seguite il significato delle parole; ma, al di là di tutto questo, quando si ascolta una canzone, si ascoltano le note e i silenzi fra le note, non è così? Allo stesso modo, cercate di star seduti nella calma più completa, senza agitarvi, senza muovere le mani o i piedi, e osservate la vostra mente.

E’ un vero spasso. Se lo prendete così, come uno spasso, una cosa divertente, scoprirete che la mente comincia ad acquietarsi senza alcuno sforzo da parte vostra per controllarla. Non esiste allora censore, giudice o esaminatore; e quando la mente è colma, così, della propria tranquillità, spontaneamente immobile, scoprirete cosa vuol dire essere allegri.

Sapete cos’è l’allegria? E semplicemente ridere, godere di tutto e di niente, conoscere la gioia di vivere, sorridere, guardare gli altri dritto negli occhi senza provare alcuna paura.
Avete mai veramente guardato qualcuno dritto negli occhi? Avete mai guardato negli occhi il vostro insegnante, vostro padre o vostra madre, l’alto funzionario, il servitore, e osservato cosa accade?

La maggior parte di noi ha paura di guardare gli altri direttamente negli occhi; e la gente non vuole essere guardata in quel modo, perché a sua volta ha paura. Nessuno vuole veramente rivelarsi; stiamo tutti in guardia, attenti a nasconderci dietro parecchi strati di infelicità, sofferenza, nostalgia, speranza, e sono pochissimi coloro che sono capaci di guardarvi dritto negli occhi e sorridere.

Ed è molto importante sorridere, essere felici; senza un canto nel cuore, infatti, la vita diventa assai piatta. Possiamo andare da un tempio all’altro, cambiare marito o moglie, trovare un nuovo maestro o guru, ma se manca questa gioia interiore, la vita non ha molto significato. E non è facile trovare questa gioia interiore, perché la maggior parte di noi è insoddisfatta solo superficialmente.

Sapete cosa significa essere insoddisfatti? È molto difficile comprendere l’insoddisfazione, perché la maggior parte di noi la incanala in una certa direzione e in tal modo la soffoca.

In altri termini, la nostra sola preoccupazione consiste nel conquistare una posizione sociale sicura, con interessi ben definiti e un solido prestigio, in modo da non essere disturbati. Succede nelle famiglie e anche a scuola.

Gli insegnanti non vogliono essere disturbati, ed ecco perché seguono la vecchia routine; nel momento in cui si è davvero insoddisfatti e si comincia a indagare, a mettere in discussione il proprio modo di vivere, il disagio è inevitabile.

Ma lo spirito di iniziativa non puo scaturire che da una profonda insoddisfazione. Sapete che cos’è lo spirito di iniziativa? Si ha spirito di iniziativa quando si intraprende qualcosa senza essere spinti a farlo. Non si tratta necessariamente di qualcosa di grande o di straordinario – questo può avvenire in seguito; ma c’è uno sprazzo di iniziativa già nel fatto di piantare un albero da soli, nella gentilezza spontanea, nel sorridere a un uomo che sta trasportando un grosso peso, nel rimuovere una pietra dalla strada o carezzare un animale lungo il cammino.

Questo è il primo, minuscolo barlume del formidabile spirito di iniziativa che dovete avere se volete conoscere quella cosa straordinaria chiamata creatività. La creatività affonda le sue radici nello spirito di iniziativa, che compare soltanto quando c’è una profonda insoddisfazione.

Non abbiate paura dell’insoddisfazione, anzi, alimentatela fino a che la scintilla diventa una fiammata e vi ritrovate perennemente insoddisfatti di ogni cosa – il lavoro, la famiglia, la tradizionale ricerca di denaro, prestigio, potere – di modo che cominciate davvero a pensare, a scoprire. Ma col passare degli anni vi accorgerete che è molto difficile conservare questo spirito di insoddisfazione. Avrete figli da mantenere e dovrete tener conto delle esigenze del vostro lavoro, dell’opinione della gente, delle pressioni della società, e ben presto dentro di voi la fiamma ardente dell’insoddisfazione comincerà a languire. Quando vi sentirete insoddisfatti, accenderete la radio, vi rivolgerete a un guru, reciterete le preghiere, vi iscriverete a un club, berrete, correrete dietro alle donne – qualunque cosa, pur di soffocare la fiamma. Ma, vedete, senza la fiamma dell’insoddisfazione non avrete mai quello spirito di iniziativa che rappresenta l’inizio della creatività. Per scoprire cosa è vero, dovete essere in rivolta contro l’ordine costituito; ma quanto più ricchi sono i vostri genitori, quanto più sicuri del loro posto di lavoro sono i vostri insegnanti, tanto meno vogliono che voi vi ribelliate. La creatività non consiste soltanto nel dipingere quadri o nello scrivere poesie, attività degnissime, ma che in sé non sono gran cosa. Ciò che conta è essere radicalmente insoddisfatti, perché solo l’insoddisfazione totale costituisce l’inizio dello spirito di iniziativa che, maturando, diventa creativo; e questo è l’unico modo di scoprire che cos’è la verità, che cos’è Dio, poiché lo stato di creatività è Dio.

Dunque bisogna avere dentro di sé questa insoddisfazione totale – ma con gioia. Capite? Bisogna essere completamente insoddisfatti, ma non lamentandosi, bensì con gioia, con allegria, con amore.

Per lo più, le persone che sono scontente sono dei terribili seccatori; stanno sempre a lagnarsi che questo o quello non va bene, a rimpiangere di non essere in una posizione migliore, a desiderare che le circostanze siano differenti, perché la loro insoddisfazione è molto superficiale. E coloro che non sono affatto insoddisfatti, sono gia morti.

Se riuscite a “ribellarvi” in gioventù e, invecchiando, a mantenere viva l’insoddisfazione con la vitalità della gioia e di un grande affetto, allora la fiamma dell’insoddisfazione acquisterà un significato straordinario perché sarà costruttiva, creativa, darà vita a nuove cose.

Per questo è necessario che voi riceviate l’educazione giusta, non quella che prepara semplicemente a trovare lavoro o a salire la scala del successo, ma quella che aiuta a pensare e che assicura maggiore spazio – non sotto forma di camere più ampie e di soffitti più alti, bensì spazio per la mente, perché possa espandersi senza essere vincolata da alcuna credenza superflua o da alcuna paura.

( riflessione di J.Krishnamurti, filosofo indiano)