La civiltà può definirsi lo stato generale in virtù del quale la società sarà capace non solo di fornire ai suoi membri il complesso dei beni onesti, dilettevoli, utili, necessari alla loro perfezione umana, ma anche di fornirli con una certa abbondanza e armonia e privilegiando i beni dello spirito.
Civiltà deriva dal latino “civitas” che significa “città”.
E’ civile, quindi, colui che abitando in città ha una certa distinzione o modo di essere e fare che mancano all’uomo della campagna (rusticus) e dei boschi (silvanus)
La civiltà può definirsi lo stato generale in virtù del quale la società sarà capace non solo di fornire ai suoi membri il complesso dei beni onesti, dilettevoli, utili, necessari alla loro perfezione umana, ma anche di fornirli con una certa abbondanza e armonia e privilegiando i beni dello spirito.
L’uomo è composto di corpo e di spirito. Una vita pienamente umana dipende da condizioni materiali e da condizioni di ordine spirituale. Ma dato che lo spirito specifica l’uomo, saranno le condizioni di ordine morale a specificare la civiltà.
La gente materialista di solito fa consistere la civiltà nel miglioramento delle condizioni socio-economiche della vita (guadagno, alimentazione, abbigliamento,igiene, sviluppo delle relazioni umane)
Non c’è però vera civiltà senza uno sviluppo della vita dello spirito che si manifesta personalmente e comunitariamente.
L’uomo, quindi, è civilizzato nella misura in cui è socievole, cioè nella misura in cui partecipa alla vita della società.
La civiltà, essendo una realtà di ordine morale, implica la totalità dei beni il cui possesso assicura all’uomo la possibilità di promuovere la sua perfezione nel tempo.
Essa comprende tre tipi di beni:
– valori onesti : corrispondono alla sfera della spiritualità e sono desiderati e ricercati per se stessi (valori intellettuali, morali, religiosi, sociali)
– beni dilettevoli : corrispondono alla sfera della psichicità. Sono valori che recano godimento e gioia e sono necessari per la felicità dell’uomo (valori estetici, gioco)
– beni utili : corrispondono alla sfera della corporeità. Si tratta dei valori economici (tecniche, commercio, lavoro)
CARATTERI DELLA CIVILTA’ CONTEMPORANEA :
a) civiltà di relativa abbondanza.
E’ caratterizzata da un’abbondanza di beni materiali, culturali e sociali. Questi beni vengono per la prima volta offerti quasi a tutti. Il pericolo consiste, però, nello scivolare verso un materialismo di fatto e una pigrizia collettiva a causa dell’automazione dei riflessi (uom eterodeterminato) Altri pericoli sono la diminuzione del gusto della vita e l’affievolimento del senso dei valori spirituali e morali. Subentra anche la mentalità borghese che affievolisce il gusto dello sforzo
b) civiltà in cui avviene la promozione del proletariato.
Nel secolo XIX la rivoluzione politica tendeva ad eliminare l’assolutismo monarchico garantendo la libertà attraverso le varie costituzioni, mentre nel secolo XX la rivoluzione sociale ha messo in moto le istanze del sindacalismo.Questo è il secolo della promozione del proletariato, della rivoluzione sociale.C’é un pericolo : il proletariato trova la sua forza nel numero, ma la massa é impersonale e tende a sopprimere la personalità del singolo
c) civiltà pluralistica.
Fino alla seconda Guerra Mondiale la civiltà era sotto il segno dell’unità.
Oggi viviamo in una società pluralistica nel senso che coesistono più mondi o complesso di valori, idee, tradizioni, che permettono a chi li accetta di dare un senso alla propria vita.Ciò é un’enorme vantaggio per il dialogo.
d) civiltà laica.
Oggi c’é maggior distinzione e differenziazione tra potere religioso e potere politico. Infatti una società più si sviluppa più si differenzia, e questo è un progresso: differenza, però, non significa scissione.
L’aspetto positivo consiste nel fatto della presa di coscienza delle competenze reciproche in modo da distinguere cristianesimo e cristianità.
C’é un pericolo: si può cadere nei due eccessi : clericalismo o cesaropapismo.
La Chiesa non deve presentarsi come una società nella società, avendo una missione spirituale.
Bisogna proporre una religione personale che vive nella comunità, ma è personalizzata. E’ necessario, però, superare la religione “tradizionale” basata unicamente sulle strutture.
e) civiltà democratica.
Democrazia non è tanto poter partecipare, quanto possibilità offerta a tutti diuno stesso punto di partenza. Questa civiltà democratica esige una maggior capacità critica di quanta non fosse necessaria un tempo : capacità di saper valutare persone, fatti, avvenimenti, in modo che ci sia un’effettiva partecipa- zione alla vita della società e dello stato. Andiamo inoltre verso un nuovo tipo di autorità : un’autorità di servizio . In questo senso la società democratica sottolinea la responsabilità personale.
f) civiltà del lavoro.
L’occupazione è garantita quasi a tutti e la persona vale in quanto fa bene il suo lavoro. Il pericolo fondamentale, però, è quello di confondere la persona con il suo ruolo e da questo pregiudizio nascono diversi fraintesi.
g) civiltà urbana.
Oggi si tende dappertutto a vivere sul modello della città . Una volta era visibile la differenza tra campagnolo e cittadino; ora vi é un livellamento causato dai mezzi di comunicazione che trasmettono la civiltà urbana. Il pericolo principale è la distorta mentalità del cittadino borghese che tendeall’autosufficienza, all’indipendenza e alla chiusura. Anche nei paesi si tende a disinteressarsi agli altri e si desidera che gli altri non si interessino di noi.
h) civiltà della socializzazione.
Socializzazione è il legame, l’attaccamento ad un gruppo: l’uomo ha delle radici nel passato e nel presente e socializzarsi è prendere coscienza di queste radici. La società è una dimensione necessaria della persona. Ma “socializzazione” non significa “collettivismo”
i) civiltà pansessualistica.
C’è un aspetto positivo : la reazione contro i tabù di una volta; solo che questa reazione è troppo accentuata e cade all’eccesso opposto: il sesso è stato collegato alla civiltà dei consumi; è diventato un consumo. Bisogna considerare il sesso come l’espressione dell’amore umano.