ci1 picture

Posizione geografica

Posta ai piedi delle Alpi Giulie, Cividale del Friuli sviluppa fin dall’inzio il suo centro storico sulla sponda destra del fiume Natisone che in quel luogo, lasciata la valle, esce in piano scorrendo in un profondo solco chiuso fra strapiombanti pareti di roccia.
Qui il terreno, a cominciare dalla riva alta del fiume, si eleva sulla restante pianura in un ampio rialzo naturale.
Questa favorevole situazione topografica, allo sbocco delle valle del Natisone, indiretto collegamento con le valli dell’alto Isonzo e con i valichi Alpini delle Giulie non poteva non richiamare l’attenzione dell’uomo fin dall’età preistorica.

Le antiche popolazioni

Prima dell’arrivo dei Romani, nelle immediate vicinanze di Cividale sono stati rinvenuti numerosi reperti rifribili agli insediamenti della cultura Paleoveneta, nel VI° secolo a.C.
Alla popolazione Paleoveneta, dedita alla pastorizia, all’agricoltura e al commercio, vengono a sostituirsi, nel territorio cividalese e in tutto il Friuli, i Gallo-Celti, giunti probabilmente dal nord attraverso le valli della Carnia.

L’ipogeo Celtico

ci2 picture

La testimonianza del loro insediamento a Cividale si trova sotto l’attuale casa Bront, in via Monastero Maggiore: é l’ipogeo Celtrico. Mediante una ripida scala, si accende a una camera centrale le cui pareti sono tagliate con l’ascia; dalla camera si dipartono tre corridoi. Nelle pareti, ad altezze varie, ci sono piccole nicchie, anch’esse ricavate a colpi d’ascia che dovevano contenere degli ossuari.
Caratteristiche decorazioni sono tre mascheroni e tre pilastrini anch’essi ricavati a colpi d’ascia. Più tardi, ma a colpi di piccone, furono ricavati dei loculi per l’inumazione. Il diverso procedimento sul lavoro della pietra indica due epoche diverse: la prima fase, quella dell’ascia é collocabile fra il 200 e il 100 a.C. in età Celtica. La seconda fase, quella dei loculi scavati con il piccone, potrebbe essere tardo romana o, addirittura, longobarda. Quest’ultima ipotesi avvalorerebbe la tradizione che l’Ipogeo Celtico sia stato una prigione longobarda del VII/VIII secolo. Pare, comunque, che la destinazione più probabile sia stata quella funeraria.

La Presenza Romana

(terme romane)
ci3 picture
La fondazione romana di Cividale avvenne, probabilmente, nel 50 a.C. per opera di Giulio Cesare.
Qui, nell’attuale Piazza Duomo, in età romana, sorgono in Foro, o zona di mercato, e la Basilica Civile, luogo per l’amministrazione della giustizia della città.
I resti della basilica civile sono stati rinvenuti sotto l’attuale palazzo Pretorio.
Oggi a testimonianza dell’età rimangono solamente due complessi monumentali di modeste proporzioni: i resti di un impianto termale, visibile all’attuale piazzetta delle Terme romane ed alcuni pavimenti a mosaico di una elegante casa romana del I/II sec. d.C. rivenuta sotto l’attuale Palazzo Municipale.