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Una vita per la scuola: il professor Mondolo compie cento anni

Il docente ha forgiato generazioni di studenti al Percoto. I ricordi della guerra e della dura infanzia nel Friuli rurale.

UDINE. Ha festeggiato il traguardo dei 100 anni il professor Mario Mondolo. Nel corso della sua lunghissima carriera di insegnante ha lasciato una traccia indelebile nella memoria di migliaia di scolari e studenti friulani, che tuttora lo ricordano. Nato a Rivignano il 12 febbraio 1915, fino al 1979 ha insegnato all’istituto magistrale “Percoto” di Udine e proprio nel capoluogo friulano risiede tuttora, in ottima salute e mantenendo un’invidiabile lucidità, nella sua casa di piazzale D’Annunzio.

Una vita intensa, quella del professor Mondolo, consacrata all’insegnamento e allo studio. Un percorso segnato da tappe difficili a cominciare dalla dura infanzia nel Friuli rurale, nella Rivignano del primo dopoguerra. Un percorso formativo brillante quanto avventuroso, con l’università frequentata ai tempi della seconda guerra mondiale quando già lavorava come insegnante elementare a Rivignano ed era costretto a dare gli esami nei pochissimi giorni liberi, sopportando estenuanti viaggi notturni in treno verso il Magistero di Torino. Un tour de force che rischiò di costargli carissimo.

Durante una dei quelle trasferte insonni in Piemonte, nella prima metà degli anni Quaranta, contrasse una grave forma di polmonite salvandosi grazie a una tempistica decisamente fortunata: fu uno dei primi italiani, infatti, ai quali fu possibile somministrare la penicillina, la cui diffusione sul mercato farmaceutico nell’Europa devastata dalla guerra era cominciata solo pochi mesi prima.

Da ragazzino, a causa delle ristrettezze economiche che accomunavano negli anni Venti tante famiglie delle aree rurali friulane, Mondolo aveva dovuto interrompere gli studi dopo la quinta elementare, pur essendo uno scolaro molto promettente e nonostante avesse manifestato anche ottime attitudini musicali, imparando a suonare il piano e l’organo.

Un destino comune per tanti bravi scolari dell’epoca, che pur portati per lo studio dovevano lasciare banchi e libri per lavorare e aiutare la famiglia a sopravvivere. Tra i suoi compagni e amici, negli anni dell’infanzia a Rivignano, c’era anche Albino Perosa, che sarebbe poi diventato sacerdote e noto compositore. Dopo l’iniziale addio alla scuola, Mondolo fu preso in simpatia da una coppia di insegnanti in pensione che dandogli ripetizioni lo aiutò a riprendere gli studi e a conseguire la licenza media. A quel punto Mario non si fermò più: si iscrisse al Ginnasio e riuscì a prendere in tempo record il diploma cominciando poi, dopo aver vinto il concorso, la carriera di maestro elementare. Quindi, senza mai smettere di lavorare, fu in grado di laurearsi al Magistero di Torino.

A Udine ha insegnato prima alle medie e poi alle superiori, all’istituto magistrale “Percoto”: lettere, storia e italiano. Il suo grande amore per lo studio lo aveva portato a continuare l’università anche da pensionato, conseguendo negli anni Ottanta la seconda laurea, in filosofia. Fino a poco tempo fa suonava ancora l’organo nella chiesa della Beata Vergine del Carmine durante la messa domenicale.

Sandro Shultz