Gradualmente la stampa ha cominciato a dare grande rilievo all’evento, soprattutto in particolari occasioni quali pellegrinaggi, cerimonie e visite di alti prelati.
La piccola cappella, costruita nel 1885 dalla popolazione locale, era stata ampliata nel 1913 e nel 1950 il parroco di Porzus, don Aurelio Totolo, fece eseguire alcuni lavori.
Nel 1994, grazie alle generose offerte dei pellegrini , della gente del luogo e dei fedeli della parrocchia di Attimis, iniziarono i lavori, interrotti e ripresi più volte. La chiesetta divenne così più stabile, accogliente e decorosa.
Nel 1995 la ristrutturazione fu inaugurata da mons. Bommarco Antonio Vitale, arcivescovo di Gorizia.
Questa ristrutturazione era necessaria anche perché i fedeli del luogo hanno sempre tenuto in alta considerazione la piccola cappella. Ogni domenica pomeriggio, al suono delle campane, tutti gli abitanti scendevano nella dolina per l’incontro di preghiera recitando, in modo particolare, il rosario.
La Santa Vergine infatti era apparsa in un giorno di festa e aveva proprio ricordato il dovere di santificare con la preghiera e il riposo il giorno del Signore.
Nel sacello dell’apparizione, veniva celebrato, con viva e sentita partecipazione, il mese di maggio. L’animatore di tutto questo era lo zio Giovanni Grimaz. Egli di persona, inginocchiato, guidava l’intera recita del santo rosario; inoltra provvedeva alla pulizia e al decoro del luogo sacro e teneva desta nel cuore dei fedeli la vera devozione alla Madonna.
mons.Vito, intuendo che dove appare la Madonna, se c’è una sorgente, non può essere che di acqua benedetta , ha subito disposto per gli scavi, con il risultato e la gioia di scoprire che la terra si inumidiva sempre più diventando una sorgente di acqua purissima. Sembra quasi incredibile che una sorgente già nota agli abitanti un secolo fa, possa scomparire per tanto tempo, per riapparire ora, anch’essa inaspettatamente.
mons. Loris Capovilla, già segretario di papa Giovanni XXIII, il 3 settembre del 1996 presiedette una solenne concelebrazione davanti alla chiesetta di Porzus.
Tutti i fedeli presenti hanno notato che una sorta di arcobaleno nitidissimo, ha cerchiato il sole per tutta la durata della messa.
Molti sono i pellegrini che salgono ad onorare la Madonna del falcetto. Oltre all’Arcivesvovo di Gorizia e a mons. Loris Capovilla, tra gli illustri prelati ricordiamo mons. Abramo Freschi, allora vescovo di Pordenone, che visitò il sacro luogo il 17 ottobre 1995; sua eminenza il cardinale Edwuard Gagnon, canadese, presente il 17 ottobre 1995 e mons. Guglielmo Garlatti, vescovo di La Plata che venne qui nel 1996
(casa accoglienza)
La casa di accoglienza esistente garantisce l’accoglienza ai pellegrini tramite alcune suore della Provvidenza che , oltre all’ospitalità, coordinano la recita del Santo Rosario ed altre attività spirituali.
Ci sono testimonianze di miracoli
La prima domenica di settembre di ogni anno c’è sempre grande festa sul luogo per la Santa Messa e la Processione solenne.
Ultimamente era presente anche l’arcivescovo di Trieste , mons Ravignani
5 settembre 1999
144° ANNIVERSARIO DELL’APPARIZIONE DELLA MADONNA A PORZUS
Il 5 sttembre 1999 , 144° anniversario dell’apparizione della Madonna a Porzus, Mons. Eugenio Ravignani, vescovo di Trieste, ha presieduto la cerimonia eucaristica davanti a circa 500 pellegrini accorsi per l’occasione.
Durante l’omelia ha ribadito che lo Spirito Santo si serve degli umili e delle persone che nellla società non contano : Maria, infatti, apparve ad una povera fanciulla, Teresa Dush, per richiamare il popolo ad un maggiore fervore ed amore per Dio, Creatore di tutto ciò che esiste. Il contenuto dell’omelia era in perfetta sintonia con il Vangelo che esortava alla correzione fraterna.
Concelebravano don Carlo Gamberoni di Trieste e don Vito Ferini, parroco di Attimis, promotori della rinnovata devozione a Maria che qui apparve nel 1855. Erano presenti anche numerose suore della Provvidenza, fondate da Padre Luigi Scrosoppi, che accolsero presso la propria famiglia Teresa Dush, diventata poi suor Maria Osanna, consacrata sul letto di morte a soli 25 anni.
La messa è stata accompagnata dalla corale di Raspano. E’ seguita una pausa di ritstoro organizzata dal Consiglio pastorale e dall’associazione “Amici di Porzus”.
C’è stata anche una raccolta di fondi per ristrutturare la decadente chiesa parrocchiale. Subito dopo, nel primo pomeriggio si è svolto lo spettacolo con suoni, canti e balli del gruppo folkloristico “Lis rosutis” di Primulacco di Povoletto.
Nel tardo pomeriggio si è svolta una processione per le vie di Porzus con la statua della Madonna della Sesule, abbinata alla recita del rosario commentato dallo stesso arcivescovo di Trieste.
Al termine mons. Ravignani ha esternato il suo fervente desiderio di portare a conoscenza il contenuto del messaggio mariano auspicando una sua maggiore diffusione
L’intera cerimonia, svoltasi in questo sperduto ma incantevole paesino delle Valli del Torre, è stata molto apprezzata da tutti i pellegrini che hanno potuto anche assaporare, come da una magica finestra, il paesaggio che solo una giornata serena e chiara come quella odierna poteva offrire al loro sguardo stupito.