II santuario
II 12 aprile 1495 si benediceva la prima pietra di una nuova chiesa in luogo di quella dedicata ai santi Gervasio e Protasio. Erano presenti il patriarca di Aquileia, Niccolò II Donato, il luogotenente della Repubblica Veneta, Piviano, e altre autorità religiose e civili. I lavori procedettero con estrema lentezza, anche a causa di grosse difficoltà economiche, militari e sociali.
Tuttavia nel 1513 si giunse al coperto della nuova chiesa, che iniziò subito ad essere officiata, mentre si procedeva alIa demolizione di quella primitiva.
Lavori di decorazione e di rifinitura si protrassero fino al l520, quando, il 12 maggio, venne consacrata da monsignor Daniele de Rubeis, vescovo di Caorle. AlIa sua costruzione contribuì in prima persona il Comune di Udine, oltre a tutte le organizzazioni cittadine e singole persone.
A navata unica, lo stile architettonico era romanico, con soffitto a cassettoni, formato da 72 riquadri in legno, opera del maestro Rocco del Cucitin da Venezia, nel 1515.
A questi furono a pplicati, nel 1517, dei fioroni in legno dorato da parte del maestro Girolamo Scharamanzo da Venezia: dai registri di fabbrica risulta che il disegno del soffitto è stato ideato dal pittore Gaspare Negro (m. 1538 circa), il quale l’ha poi anche dipinto.
La facciata prospiciente il Giardino Grande, attuale piazza 1° Maggio, era semplicissima, in cotto: due grandi finestroni di stile romanico, un rosone, costruito da Giovanni da Faedis e dal figlio Antonio, un portale di grosso pregio, opera del lapicida Bernardino da Udine, nel1526.
Su una pietra, posta in riva alla roggia che scorre davanti al santuario, stava un grande crocifisso, che delimitava il luogo sacro. Fu sempre particolarmente curata la comunicazione con il Giardino per mezzo di una scalinata e di un ponte sulla roggia. In uno dei frequenti lavori di rinnovo, la scalinata venne ornata dalle due statue di Orazio Marinali (1643-1720), che ancora si ammirano: la Vergine col Bambino e san Filippo Benizi dei Servi di Maria (1711).
Sul sagrato e a sinistra del santuario, per chi guarda dal giardino, si stendeva il cimitero; sulla destra sorge il convento e più lontano, presso l’abside della chiesa, il campanile (15801585). Il Santuario venne completamente ristrutturato nel corso del secolo XVIII.
Dal 1730 al 1750 si lavorò all ‘unica navata, che fu prolungata di m. 18,26 e rialzata di m. 8,22; immutata, invece rimase la larghezza. I1 disegno viene attribuito all’architetto veneziano Giorgio Massari (1687-1766).
Dal 1785 al 1796 si lavorò alla ristrutturazione del coro, cioè del presbiterio e dell’abside. Il disegno è attribuito al barnabita padre Angelo Cortinovis da Bergamo (17271801).
Il vescovo di Udine, monsignor Emmanuele Lodi, consacrò la chiesa il 17 luglio 1831.
Il pronao antistante la facciata sul giardino, un grande timpano poggiante su quattro colonne in pietra di Brioni, è opera dell’ architetto udinese Valentino Presani (1788-1861): fu inaugu
rato il 21 dicembre 1851, pur essendo iniziati i lavori nel 1838.
In questa occasione si rifece la scalinata e il ponte sulla roggia. La sistemazione attuale però e frutto di lavori eseguiti alla fine del secolo scorso.