Personaggi del Friuli lontano
Pio Sinicco, classe 1910, nato a Vedronza ‑ Alta Valle del Torre ‑ in provincia di Udine. Seppi di lui in Australia, il giorno della sua morte. Fu subito celebrata una santa Messa di suffragio, a Perth, nella chiesa della sua parrocchia e vi partecipai anch’io assieme ai suoi famigliari e a tanti estimatori. Gli mancavano pochi mesi per compiere novant’anni. Il giorno dopo io rientravo in Italia, ma avevo desiderato ascoltare dal figlio Franco ‑ noto architetto e per molti anni Projet Manager presso il rinomato Studio Armstrong Jones ‑ le vicende salienti che avevano fatto di suo padre un uomo ammirato e stimato per il suo stile di vita oltre che per le capacità espresse nella sua lunga esistenza.
Era giunto in Australia a 39 anni lasciando a Vedronza la moglie Giulia, la primogenita Vilma e i due gemelli Franco e Mina che lo avrebbero raggiunto l’anno appresso. Ma Pio già conosceva l’emigrazione! Appena quindicenne aveva raggiunto il padre in Francia coadiuvandolo nel delicato lavoro di restauro di monumenti storici sotto la sovrintendenza delle Belle Arti e ‑ con l’approvazione del padre ‑ frequentando la Scuola di Belle Arti a Chatillion Sur Seine. Sette anni d’intenso e impegnativo lavoro nonché di studio dopo la sola quarta elementare del paese natio.
E poi l’Africa, l’Etiopia, ad Harrar e Giggiga per un’altra esperienza di lavoro e per offrire alla famigliola, da poco formata, quel sostentamento che in patria era assai difficile trovare per le assai scarse opportunità di lavoro.
Dopo la guerra peggio che peggio: la vecchia ditta in Francia non esisteva più e successivi tentativi per la Svizzera e la Germania non ebbero buon fine. L’imbeccata per l’Australia giunse allora da un amico che già vi lavorava da prima della guerra e la partenza fu decisa assieme al cognato Vittorio Muchino. Era il 1949.
E qui iniziano gli oltre cinquant’anni di attività in Australia di Pio, una vita condivisa appieno con la famiglia che lo raggiunse appunto poco più di un anno dopo. Anche il mensile «Friuli nel Mondo» in un articolo del 1987 ricorda l’opera di questi due friulani, opera altamente qualificata e molto apprezzata anche dalle autorità locali; titolo: Con il lavoro friulano una città di ragazzi ‑ A Perth del West Australia. Si trattava infatti della costruzione del grandioso edificio centrale del collegio cattolico Boys Town Keaney Bindoon, un College riservato a ragazzi orfani provenienti dall’Irlanda, dall’Inghilterra, dalla Scozia e da Malta. Iniziata fra moltissime difficoltà, soprattutto finanziarie, «La Città dei Ragazzi» porta ora il nome di Padre Keaney che ne è stato l’instancabile sostenitore.
Ma su una delle colonne della grandiosa scalinata principale dell’edificio neogotico un capolavoro di cui lo Stato del West Australia è giustamente orgoglioso ‑ è stata dedicata a Pio Sinicco e Vittorio Muchino una grande targa commemorativa con incisi nel bronzo i loro nomi ponendo così in luce il lavoro di alto livello professionale e di sapiente artigianato artistico ed edilizio dei due costruttori friulani. Il lavoro intrapreso non era certamente facile, ma essi hanno saputo essere, nello stesso tempo, muratori, carpentieri, scultori, scalpellini, modellatori! E qui vien fuori nuovamente l’ingegno multiforme del friulano cresciuto nelle difficoltà, maturato dalle necessità e scaltrito, spesso, dalla stessa miseria. È così che hanno saputo dimostrare le loro capacità di progettazione e un tenace e raffinato lavoro con un impegno che solo persone di grande levatura potevano garantire e realizzare. Scrive Sinicco nelle sue brevi ma incisive memorie: «I dettagli e i modelli delle colonne, delle cornici e della cupola dell’edificio principale li preparavo io personalmente. Quando Padre Keany morì, lasciò i lavori incompleti ed io stesso portai a termine ogni rifinitura con il suo successore Padre Quilligan».
Ma se questa realizzazione ha costituito il fiore all’occhiello di Pio Sinicco e Vittorio Muchino, ben altre importanti opere ‑ sparse in tutto lo Stato del West Australia ‑ hanno portato lustro e prestigio non solo ad essi ma a tutta la comunità friulana ed italiana che vive ed opera nel lontano continente Australiano.
Già nel 1956 Pio Sinicco aveva ottenuto la licenza di Costruttore Edile dal Builders Registration Board che gli permise di lavorare per conto proprio. E successivamente, con la collaborazione del figlio Franco, che diventerà un valente architetto, procederà a varie importanti costruzioni fra cui la chiesa di St. Mary Tardun Agricuitural School, l’ampliamento e ristrutturazione della chiesa parrocchiale di Mullewa, ecc. ecc.
Il primo viaggio di ritorno nella sua Valle natia lo farà appena dopo quasi vent’anni, ma dal momento della meritata quiescenza i ritorni a Vedronza diventeranno assai frequenti soprattutto dopo il terremoto del 1976 per il ripristino, il consolidamento e l’ampliamento della sua vecchia casa. Il richiamo della propria terra è irresistibile, ma non sempre riesce ad appagare fino in fondo quell’anelito. Pio Sinicco riposa in terra d’Australia laddove ha espresso le sue più intense stagioni di vita.
Alberto Picotti