PROTO

Aquae Gradatae (San Canzian d’Isonzo), 31 maggio 303

memoria: 15 giugno


Proto fu il pedagogo dei fratelli Canziani, colui che li educò alla fede cristiana (cf. scheda Canzio, Canziano e Canzianilla). Secondo la tradizione, egli fu martirizzato con loro alle Aquae Gradatae, località corrispondente all’attuale paese di San Canzian d’Isonzo, il 31 maggio 303, durante la persecuzione scatenata dall’imperatore Diocleziano. Fu sepolto dal prete Zolio nello stesso cimitero dei Canziani e di Crisogono, cioé nella vasta necropoli che si estendeva ai lati della via Gemina, arteria collegante Aquileia a Tergeste (Trieste).

Subito dopo la Pace della Chiesa (313), i cristiani di Aquileia eressero sulla tomba del martire una memoria a pianta rettangolare pavimentata a mosaico policromo figurato, con immagini simboliche, tra cui quella del pesce (la parola greca indicante il pesce: icthys, era considerata acrostico significante Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore).

Questa prima memoria nel corso del tempo subì almeno due rifacimenti, come dimostrarono i ritrovamenti archeologici dovuti agli scavi effettuati negli anni Sessanta dall’ Istituto di archeologia cristiana dell’ università di Trieste, sotto la direzione del professor Mario Mirabella Roberti.

Nel secolo XV o XVI la primitiva memoria fu sostituita dalla cappella tuttora esistente, nella quale é conservato il sarcofago del IV secolo, vuoto, sulla cui fronte é incisa l’iscrizione Beattissimo Martyri Proto. Nell’Antiquarium Cantianese é esposta una lastra marmorea con la medesima iscrizione, sormontata da una croce affiancata da due pavoni, simboli della vita eterna promessa da Cristo; la lapide é rigno sulla tomba originaria del martire. Inoltre nell’ antiquarium é conservato un commovente documento della fede dei pellegrini che già in quel tempo si ricavano a pregare sulla tomba del martire; si tratta di frammenti di intonaco delle pareti della memoria, su cui essi graffirono le loro invocazioni di intercessione al santo: tra esse é ancora ben leggibile quella di una povera vedova (Vidua… in nomine Domini).

La cappella di San Proto, in cui é conservato anche il sarcofago di San Crisogono (cf. scheda Crisogono), attualmente non é officiata, ma viene usata la domenica delle Palme per la benedizione degli ulivi. Sopra l’unico altare é appesa la pala ottocentesca che rappresenta Proto mentre educa i tre fratelli Canziani; inoltre ai lati di essa sono ancora visibili due affreschi raffiguranti Proto e Crisogono.

San Proto é rappresentato anche, a fianco di Crisogono, nei mosaici di Sant’ Apollinare Nuovo in Ravenna, nella teoria dei martiri della parete destra, secondo gli schemi convenzionali dell’arte romano-bizantina del VI secolo.

GABRIELLA BRUMAT DELLASORTE

BIBLIOGRAFIA

CUSCITO G., Martiri cristiani ad Aquileia e in Istria, Udine 1992.
MIRABELLA ROBERTI M., La memoria di san Proto a San Canzian D’Isonzo, in Aquileia Nostra,
XXXI, 1960.