dal Messaggero Veneto del’11/05/2002
Saranno esposti fino al termine di giugno dipinti, disegni e incisioni realizzati al 1944 a oggi
L’omaggio di Udine a Zigaina
Presentata la mostra che dal 18 sarà ospitata in castello e a San Francesco
di LICIO DAMIANI
Ricordava, forse, l’episodio che movimentò nell’inverno ’76 gli ambienti culturali non soltanto friulani, il sindaco Sergio Cecotti quando, nel presentare le due mostre di Giuseppe Zigaina in programma dalla prossima settimana a Udine, ha espresso la soddisfazione di poter celebrare il grande artista, interprete fra i maggiori delle ricerche, delle istanze morali, delle tensioni sperimentali del Novecento, giovandosi della sua testimonianza diretta. Pochi mesi prima del terremoto, infatti, era stato proprio Zigaina a farsi promotore inascoltato di una petizione perché Udine organizzasse un’antologica completa di Afro.
Fu uno dei più significativi interventi dell’artista da sempre polemicamente impegnato in difesa dei valori di una cultura libera da condizionamenti e pregiudizi. La vibrante lettera stesa da Zigaina e sottoscritta dai più famosi pittori, scultori, critici, scrittori, poeti, docenti universitari, uomini di cinema italiani, rimase senza esito. Il Comune fece intendere che di mostre dedicate ad artisti viventi, sebbene noti e importanti, non era il caso di parlare. Per amministratori e dirigenti pubblici era problema troppo delicato e compromettente scegliere fra autori in piena attività, fossero pure di chiara fama. E così il capoluogo friulano dovette attendere il 1987 per vedere finalmente, a scomparsa avvenuta, l’opera completa dei tre fratelli Basaldella.
Da allora tanta acqua è passata e tante barriere sono cadute. «Le due mostre di Zigaina che Udine sta preparando – ha detto Cecotti – vogliono essere un atto di giustizia sia verso la storia dell’arte contemporanea in Friuli, sia nei confronti di uno dei suoi principali protagonisti».
L’appuntamento è per la mattina di sabato 18 maggio. In San Francesco saranno esposti un centinaio di disegni e incisioni dal 1947 al 2001; in castello il Salone del Parlamento ospiterà una ventina di dipinti, a partire dal 1944, alcuni del quali assolutamente inediti. Le rassegne saranno visibili fino al 30 giugno.
Alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi nella Casa della Contadinanza e introdotta da Graziella Monaco, sono intervenuti esponenti della scuola e dell’associazionismo, scrittori, artisti, operatori culturali, appassionati d’arte.
Dopo il sindaco ha parlato Giuseppe Di Lenardo, presidente della Banca Popolare Udinese e componente il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, sponsor della manifestazione.
«Zigaina fa parte della schiera di grandi interpreti dell’arte italiana; nel segno incisivo e sofferto della sua pittura c’è lo spirito del Friuli». Portando il saluto del presidente della banca vicentina, Di Lenardo ha ricordato che funzione degli istituti di credito popolari è quella di essere presenti non soltanto nei settori economici, ma in tutti quei contesti che interessano la comunità, culturali in primo luogo. Nella sezione dei dipinti in castello ci saranno anche due tele fondamentali del periodo neorealista di Zigaina, Biciclette e falci sull’argine (1953) e Assemblea di braccianti (1954), conservate nella sede centrale della Popolare Udinese.
Comune e Civici Musei proseguono il lavoro di scavo sul Novecento avviato con la rassegna dello scorso anno sulle arti a Udine e con la recente retrospettiva di Marcello D’Olivo, ha osservato l’assessore alla cultura Liliana Cargnelutti. Dal 1947 mancava nel capoluogo friulano una mostra completa di Zigaina, anche se la presenza del maestro ha caratterizzato non soltanto alcune delle più importanti esposizioni collettive, ma si è fatta sentire in maniera incisiva con un’appassionata azione di riflessione teorica e di polemiche sollecitazioni.
La chiave di lettura della manifestazione è stata illustrata dal direttore dei Civici Musei, Giuseppe Bergamini. «La prima idea dell’iniziativa riguardava la selezione del centinaio fra disegni e incisioni curata da Michael Semff, direttore della Staatliche Graphische Sammlung di Monaco di Baviera e da Peter Weiermair, direttore della Galleria d’Arte Moderna di Bologna; la nostra città era stata designata come una delle tappe del circuito espositivo, insieme a Monaco, Bologna e Salisburgo».
«E già questo fatto era importante – ha proseguito Bergamini – dal momento che la produzione grafica di Zigaina non ha carattere preparatorio ai dipinti, ma è in sé completa. Successivamente, per dare maggior risalto all’opera di un autore conosciutissimo di livello internazionale, e tuttavia finora mai presentato a Udine nel suo arco completo, il progetto per la nostra città si è ampliato e accanto ai disegni si è pensato di sintetizzare, in una ventina di opere pittoriche di straordinaria valenza e di grandi dimensioni, l’intero percorso creativo del maestro».
Per questa sezione è stato scelto il salone del Parlamento, luogo-simbolo del capoluogo friulano. Il contributo della Banca Popolare di Vicenza ha reso possibile la realizzazione dell’ambizioso impegno. Le due mostre saranno accompagnate da altrettanti cataloghi. In San Francesco verrà riproposto, con gli opportuni adattamenti, lo spettacolare allestimento pensato dagli architetti Marconi e Zanfagnini per D’Olivo: «un inquadramento di forte suggestione che dà modo di far sentire in tutta la sua intensità l’opera esposta»; l’ambientazione delle tele in castello è stata invece curata da Francesco Messina.
Ha concluso Zigaina ringraziando quanti hanno collaborato a dare realtà alle due mostre. «Saranno una sorta di grande sfida, l’occasione di guardarmi allo specchio e di rileggere opere che da tanti anni non rivedevo. Potrò così delineare un’immagine riassuntiva della mia storia dalla quale – ne sono certo – deriveranno, in primo luogo per me, parecchie sorprese».
A suggellare degnamente la giornata non poteva esserci migliore augurio che un messaggio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, fresco di visita in città. Il capo dello stato, infatti, ha inviato un telegramma al sindaco di Udine Sergio Cecotti per rimarcare l’importanza dell’evento e per augurare all’artista e ai Civici Musei il miglior successo per questa iniziativa.
Ciampi, che è grande appassionato d’arte, riconosce nella mostra antologica su Zigaina «un evento culturale che merita vivo apprezzamento. Il suo percorso artistico passa da una matrice surrealistica ed esistenziale legata alla propria terra a quella simbolica nell’evocazione storica dei morti del Sacrario di Redipuglia. Con questi sentimenti – conclude il Presidente della Repubblica – invio un saluto e un augurio cordiale».
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