dal Messaggero Veneto del 5/01/03

Il Centro Friulano Arti Plastiche, un punto di riferimento per la cultura figurativa contemporanea

Cfap, da 40 anni in scena

Bilancio delle mostre celebrative d’autunno La fondazione a Udine il 10 luglio 1962


L’esposizione del castello, visitata da più di mille persone, è stata seguita da tre “mostre di sviluppo” nella galleria del Girasole, che da tre anni collabora con il Cfap. Il 21 settembre Pauletto ha presentato la mostra Pasolini e i pittori di San Vito, un accostamento fra testi letterari di Pasolini e opere grafiche di artisti suoi amici: Rico De Rocco, Virgilio Tramontin, Italo Michieli, Augusto Culòs. Il 26 ottobre, ancora Pauletto e Gianfranco Ellero hanno presentato Altair, la stele dal dûl, personale di Dora Bassi. Il 23 novembre, infine, Elio Bartolini ha partecipato alla personale di Sergio Altieri intitolata Tornant al paìs, mostra impostata su quadri di grandi dimensioni, intensamente lirici: mostra come ponte fra i due grandi cicli di mostre organizzate dal Cfap in collaborazione con il Girasole nel 2001 e nel 2002, per rivisitare le grandi stagioni del neorealismo friulano e delle poesie a Casarsa.

Il 7 novembre, nella Casa della Confraternita, una piccola ma preziosa collettiva, La luce nell’ombra, con opere di Arrigo Buttazzoni, Isabella Deganis, Giuditta Dessy, Roberto Madrisotti, Gina Morandini e Angelo Toppazzini. Tutte le opere esposte, pur diverse nello stile, erano unite dalla Stimmung suggerita da un titolo, che può essere interpretato – secondo Gianfranco Ellero – sia in senso tecnico, posto che in pittura la luce ha bisogno dell’ombra, sia in senso cosmico, posto che nell’universo la luce fende le tenebre, sia in senso freudiano, perché i pittori portano alla luce del quadro anche sensazioni e motivi estratti dall’ombra del subconscio.

Due giorni più tardi, nella Casa della Contadinanza, è stato inaugurato il V Incontro Centroeuropeo, allestito con 50 opere firmate da artisti provenienti da dieci paesi europei. Tra gli invitati: Sabrina Nola di Pordenone, Roberto Milan di Udine, Claudio Mrakic di Gorizia, Franca Batich di Trieste, Rok Zelenko da Grisignana (Croazia), Jiri Hastik da Olomouc (Repubblica Ceca), Gustav Janus dall’Austria.

Il primo dicembre è stata inaugurata la XLII Rassegna regionale d’arte, riservata tradizionalmente agli artisti del Centro, che si è arricchita, quest’anno, della partecipazione di alcuni giovani associati, come Giorgia Orzan, Francesco Imbimbo e Stefano Padovan, tutti goriziani. Il 12 dicembre, infine, in occasione di una mostra intitolata Omaggio alla Scuola friulana d’avanguardia, allestita da Enzo Bernava nella Galleria del Girasole, con opere di Modotto, Afro, Dino, Mirko, Pittino, Grassi e Filipponi, è stato presentato il volume di Gianfranco Ellero e Stefania Volpe intitolato: La Galleria del Girasole, 1956-2002, edito dal Centro Friulano Arti Plastiche con il contributo della Fondazione Crup.

Se si tiene conto del fatto che ogni mostra era dotata di catalogo, si può anche apprezzare l’intensa attività editoriale svolta dal Centro, che di anno in anno va accrescendo la sua importanza nel campo degli studi sull’arte contemporanea della nostra regione e di quelle situate al di là delle Alpi. Del resto è facile prevedere che i due volumi intitolati 1942. L’anno delle Poesie a Casarsa e La Galleria del Giarsole saranno punti fermi nella storia dell’arte in Friuli nel XX secolo. Un gran finale 2002, quello del Centro, che certo avrebbe soddisfatto gli artisti che lo fondarono il 10 luglio 1962.

Quali i loro nomi? Possiamo leggerli nel catalogo della Rassegna regionale: Candido Grassi, Ferruccio Lessana, Ernesto mitri, Mario Baldan, Giordano Merlo, Fred Pittino e Nando Toso. (b.l.)
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