Dall’Osservatore Romano del 6 ottobre 2001
A Roma una mostra di opere del religioso P. Fiorenzo Gobbo. dei Servi di Maria
Il mistero della Vergine nell’ arte
Nell’ ambito della celebrazione del XIII Simposio Internazionale dal 30 settembre al 7 ottobre 2001 nella sede del Marianum di Roma, si svolge una mostra intitolata Il mistero della Vergine nell’arte di un suo Servo, comprendente incisioni, acqueforti, olii di p. Fiorenzo Gobbo.
L’artista é un Servo di Maria che ha dedicato la vita alla ricerca della bellezza, al comunicare in segni ed immagini del nostro tempo il mistero eterno di Dio.
E’ un frate umile, come é umile la sua pittura, modesto in sé, e friulano.
Ed ha l’umità dell’ artefice: soprattutto quando fa le vetrate, quando veramente scopre il noumeno deile cose, che egli adombra appena di umiltà, che é semplicemente sincerità e verità di rapporto con le cose, con la luce. col colore.
La sua é un’arte che nasce dalla contemplazione, nasce dal chinarsi sul mistero cristiano: con lui il mistero diventa comunione.
In occasione della celebrazione del 50° anniversario della fondazione della Pontificia Facoltà Teologica Marianum, qualificata espressione dell’ordine dei Servi di Maria che ritiene lo studio della mariologia una componente ineludibile del suo carisma, p. Fiorenzo M. Gobbo ha ottenuto a Roma la laurea honors causa in teologia con specializzazione in mariologia.
Per ogni Servo di Maria é motivo di gioia approfondire la presenza e il significato di Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa. P. Fiorenzo l’ ha fatto con la sua multiforme ed instancabile attività di pittore, disegnatore incisore specializzato in affresco, mosaico e vetrate istoriate:
con l’ingente opera di individuazione e di recupero del patrimonio artistico plurisecolare dell’ Ordine.
Un patrimonio il cui oggetto è prevalentemente mariano. Egli ha rintracciato, datato, catalogato centinaia di opere d’arte disperse in molte chiese e musei d’Italia e d’ Europa.
La profonda ispirazione biblica, patristica e liturgica della sua produzione iconografica mariana e l’intendimento anche pastorale, soprattutto in affreschi e vetrate, esaltano la potenza creativa del suo estro artistico e lo collegano alla tradizione ecclesiale della Bibiia pauperum.
Nelle grandi decorazioni di vetrate. mosaici e affreschi per chiese e cappelle – egli afferma – desidero continuare la grande tradizione della Bibbia dei poveri delle cattedrali classiche, ossia portare un messaggio di speranza e di conforto alla solitudine dell’uomo d’oggi.
La validità artistica delle opere di p. Fiorenzo e l’efficacia con cui esse esprimono plasticamente la dottrina della Chiesa sulla Madre del Signore sono pari alla tecnica con cui egli asserisce il valore dell’ iconografia mariana, che usa il linguaggio simbolico e assume come fonte d’ispirazione la Sacra Scrittura.
La grafica di p. Fiorenzo si incentra in figure incisive e al tempo stesso delicate e come di poesia, fermate dall’artista con segno preciso ed esseziale, libero da ogni compiacimento, tracciato con estremo rigore, a cui la spontaneità dà morbidezza.
risponde a chi lo interroga.
La sua pittura rivela maggiormente la sofferenza del ricercatore dell’uomo che pur carico di talento e di tradizione vuol vivere nel tempo in cui vive, con tutta la carica di interiore partecipazione alla vicenda umana, che urge nella simultanea vocazione di religioso e di artista.
Il riassunto teologico della vicenda dell’uomo nella storia emerge dai suoi disegni essenziale e pacato, con sapore di esperienza vissuta.
P. Fiorenzo considera la ricerca personale come un necessario aggancio alle correnti contemporanee e alle esigenze dell’uomo. Attraverso un aggiornamento costante egli si sforza di entrare nella sofferenza e nel dramma della società contemporanea per scoprire la presenza operante di Dio come vita, amore, germe e garanzia di risurrezione.
Nel 1987 p. Fiorenzo Gobbo è chiamato a decorare con incisioni a tema mariano la Collectio Missarum de beata Maria Virgine pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana
Nel 1964 a Milano, in san Carlo al Corso, affresca nel refettorio del convento dei Servi un grande ciclo pittorico su santi e beati dell’ Ordine con un originale nastro pittorico sottostante che riproduce i passi biblici riguardanti l’acqua, il pane e il vino. Nell’atrio del convento una grande Annunciazione dà a Maria mani accoglienti del mistero dall’alto e di ogni persona che si accosti alla comunicazione dei suoi Servi.
Nelle vetrate della chiesa di Santa Maria dei Servi in Ancona (1970-72) e nei cicli di murales a Reggio Emilia, Assisi, Ancona, Campoformido, suo paese natale, si nota un duplice elemento stilistico: la forza della sintesi anche negli episodi più discorsivi e l’intensità del colore acceso in vetri e figure che non conservano nulla del tradizionale goticismo obbligato o del manierismo lezioso di tanti autori. Qui il colore è veramente linguaggio. azione liturgica che dà vita e simbolo alle figure operanti nei singoli episodi.
Nelle opere di p. Fiorenzo rivivono in forma attuale i fatti salienti della storia della salvezza, con particolare attenzione ai temi mariani. Il possesso della verità di cui é cosciente l’uomo di fede non chiude all’artista e all’uomo di oggi la partecipazione agli assilli ed alle angoscie del mondo e della vita degli altri uomini.
Se ne avverte bene il segno in molte opere, nella forma e nei colori nel tormento dell’ espressione.
Ed anche questo è segno di fede viva e dell’impegno di un’ intera vita.
MARIA CECILIA VISENTIN
Per contattare Fiorenzo Gobbo:
Reggio Emilia, Santuario B.V. dell Ghiara, Corso Garibaldi 44 (tel. 0522-439707)