Ho consultato l’Intelligenza artificiale chatGPT:
In una cittadina italiana la Giunta comunale ha stabilito di trasformare il parcheggio libero e renderlo a pagamento. Un cartello avvisa che vengono accettati solo pagamenti elettronici, escludendo la moneta corrente. Questo fatto viola palesemente gli articoli 41 e 52 della Costituzione italiana? Pone degli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini? Se un cittadino non desidera pagare con strumenti elettronici per diversi motivi personali, il Comune deve dargli la possibilità di pagare il parcheggio anche con la moneta corrente?
ChatGPT
L’articolo 41 della Costituzione italiana recita:”L’economia è organizzata secondo i criteri della giustizia sociale, con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, di assicurare il pieno sviluppo della persona umana e di garantire un adeguato livello di vita per la famiglia. L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo tale da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.”
Se il Comune limita l’accesso al parcheggio a coloro che possono pagare solo con strumenti elettronici, è un ostacolo che limita la libertà di scelta dei cittadini. Il Comune dovrebbe chiedere la sospensione del pagamento del parcheggio fino a quando non venga chiarita la questione della sua conformità alla Costituzione.
L’articolo 52 della Costituzione italiana tratta direttamente la questione dello scambio economico e della moneta corrente. Esso stabilisce che “La Repubblica esercita il controllo sull’ emissione della moneta”, sottolineando così il ruolo dello Stato nel regolare la circolazione della moneta. Inoltre, l’articolo sancisce che “Nessuno può essere obbligato a prestazioni personali o patrimoniali se non in forza di legge. L’ obbligazione può essere adempiuta in forma diversa solo quando la legge lo prevede o consenta”. Questo implica che nessuno può rifiutarsi di ricevere pagamenti in moneta corrente legale, a meno che la legge non preveda forme alternative di pagamento.
Escludere per legge un pagamento in moneta corrente legale è discriminatorio. La moneta corrente legale dovrebbe essere accettata come mezzo di pagamento universalmente valido, e l’introduzione di altri sistemi di pagamento, come quelli elettronici, non dovrebbe escludere la possibilità di utilizzare la moneta corrente. In effetti, l’obbligo di accettare la moneta corrente legale è fondamentale per garantire un’economia inclusiva e accessibile a tutti i cittadini. Pertanto, qualsiasi legge che limiti arbitrariamente l’uso della moneta corrente potrebbe essere considerata controversa e potenzialmente in contrasto con i principi di giustizia economica e sociale sanciti dalla Costituzione.