Marcello De Stefano, regista e pittore friulano, realizzò alcune opere molto originali alla fine degli anni sessanta, in un perodo di attività feconda e creativa.
Quadri che esprimono il concetto di spazio, il quale è molto presente ed è il denominatore comune di tutto.
Spazio inteso come continuazione della prospettiva, in quanto gli oggetti oggi non finiscono in se stessi, ma continuano ancora nelle cose e nella persona.
In essi Marcello evidenzia dei particolari allungamenti, i quali costituiscono una lungaggine del corpo e degli oggetti in quanto oggi usufruiamo di mezzi scientifici che sono entrati nelle cose.
Egli sostiene che quando li si rappresenta non sono in un contenitore astratto, per conto loro, ma hanno una continuità spaziale che scopre di volta in volta.. È un punto di vista che incoraggia la ricerca spaziale: è come se ognuno di quegli oggetti o persone che ha rappresentato qui dentro avessero una continuazione oltre il segno, oltre se stessi. Non c’è più la “cosa” per conto suo, ma il tutto è legato da questa unità dello spazio che è il padre di queste sue opere, in quanto ne contiene i fermenti e dà alla rappresentazione la prospettiva.
Questo modo di fare potrebbe essere definito NEO-PROSPETTIVISMO.
Marcello si dichiara un neo-prospettivista proprio perché queste cose non finiscono in se stesse ma si avvicinano ad altri oggetti e costituiscono un interscambio con altre realtà, interscambio “continuo” appunto perché oggi c’è continuità tra noi e lo spazio. Noi entriamo sia nella terra che lavoriamo che negli spazi celesti che esploriamo.
Marcello intravedeva, dunque, una continuità spaziale tra le cose. Ed è per questo motivo che aveva sostituito i pennelli con le matite colorate. In quel periodo si riaffacciava la violenza, per cui egli, che è fortemente colorista, esprimeva ciò con l’abbandono cromatico. Marcello la lasciato lo spazio ad un colore unico, simbolico, che racconta questi “spazi” che si formano e si fanno evidenziando una nuova prospettiva di tutte le cose.
Per saperne di più su Marcello De Stefano:
http://mondocrea.it/itartisti-123/
Pier Angelo Piai