Recentemente meditavo su p.Albino Candido, monaco molto amante di Dio e del mistero dell’esistenza, che conobbi a Monteberico e con il quale ebbi una profonda amicizia spirituale fino al 1992, anno della sua morte…

Da un po’ di tempo non lo sogno più. Durante i sogni intraprendevo lunghi dialoghi spirituali con lui ed ero sommamente contento di quella compagnia che mi immergeva nell’atmosfera divina.Ora mi manca davvero.

Io inconsciamente sono amareggiato perché da molto tempo non ho il dialogo onirico con p. Albino, ma, se ci penso bene, ho disponibile ogni giorno il suo “Diario di un pellegrino carnico”.

Quando lo frequentavo nel convento della B.V, delle Grazie di Udine, egli mi lasciava leggere alcune pagine autografe perché sapeva bene che io ne ero entusiasta.

Un giorno gli prospettai l’idea di pubblicarlo, ma lui non voleva. Io insistevo, ma lui opponeva resistenza. Un giorno gli dissi che il Diario avrebbe potuto fare del bene a molte persone e che sarebbe stato un peccato che andasse disperso dopo la sua vita terrena. Lo convinsi e ci demmo da fare per pubblicarlo. Realizzai anche la stessa foto di copertina..

Ora mi sto convincendo sempre di più che questo diario è un condensato ricchissimo della profonda spiritualità di questo monaco amante di Dio, del prossimo e del mistero della vita stessa, che personalmente consideravo un santo.

Lo leggo spesso e, anche aprendolo a caso, vi trovo molte risposte al momento giusto, come se lui stesso volesse dall’aldilà suggerirmele. Praticamente tramite questo diario di 400 pagine io sono in continuo dialogo con lui che mi dona suggerimenti di carattere spirituale e teologico.

Che voglio di più dalla vita? Anche una sola sua frase mi aiuta a meditare, a riflettere ed a pregare.

Infatti ciò corrisponde alla dedica autografa che mi aveva scritto all’interno:”Il respiro della tua preghiera, Pier Angelo, trovi ala e volo in queste pagine“.

Padre Albino mi ha lasciato un’eredità enorme che nemmeno tutte le ricchezze materiali della terra possono soddisfare: pane e nutrimento per la mia anima e per le anime di coloro che lo leggono umilmente, consapevoli di trovarsi di fronte agli scritti di un gigante della fede, perché molto umile, sapiente, dotto e saggio.

Vorrei tanto che tutti conoscessero questo immenso tesoro di spiritualità ed umanità per potersi poi innamorare di Dio, come lui voleva.

 

UN VERO UOMO DI DIO

Dopo aver conosciuto p.Albino Candido, non ho ho incontrato qualcuno più interessante di lui. Nessuno si offenda perché rispetto tutti…
In lui trovavo il monaco, lo psicologo, il sociologo, il filosofo, il padre spirituale, l’amico, l’uomo ecc.
Aveva un fascino particolare che è difficile descrivere.
Era religioso ma non bigotto.
Intellettuale, ma sapeva stare con tutti.
Il puro di cuore che leggeva l’animo umano
L’umile vero che sapeva mettersi in crisi. Profondamente veritiero
Il consigliere che innanzittutto sapeva dare consigli a se stesso.
Il confessore che sapeva fare sue anche le mie colpe e piangeva interiormente insieme a me per i peccati confessati..
Padre Albino si presentava timido perché in effetti lo era, ma sapeva anche essere coraggioso di fronte alla Verità.
Non mi sono mai stancato della sua presenza e lo ascoltavo sempre molto volentieri.

Devo ammettere, dopo 30 anni dalla sua morte, che non ho ancora incontrato una persona così interessante ed edificante.

Ogni tanto penso: ho passato insieme a lui 2 anni in convento ed un’altra decina ritrovandoci spesso e facendo anche lunghi discorsi spirituali.
All’interno, nella prima pagina del suo diario c’è solo un ringraziamento nei confronti della mia persona per averlo incoraggiato a pubblicarlo.
Per il resto silenzio, come se non mi avesse conosciuto.
Deduco: forse ai suoi occhi apparivo insignificante, oppure sono stato fonte di preoccupazioni per lui, soprattutto in fase di pubblicazione del Diario. Oppure, essendo profondamente spirituale leggeva in me troppa fragilità ecc.
p. Albino mi ha dato una risposta scritta proprio sul suo diario:

21 Gennaio 1980
Una constatazione: come può avvenire che con molte persone fuori del convento mi trovo a mio agio, mentre se le ritrovassi nel contesto del convento si manifesterebbe senza dubbio nei loro confronti una maggiore difficoltà di accettazione. È chiaro, l’incontro all’esterno è provvisorio, casuale, mentre l’altro è stabile, quotidiano. Il quotidiano si logora. L’abituale richiede fantasia e abbondanza di vita interiore perché non minacci l’esistenza nei suoi valori essenziali: le cose hanno valore soltanto nel loro essere volute e amate da Dio, sono amabili unicamente in rapporto ad un amore che è amore in assoluto. (p.178)

Ritenevo e ritengo ancora p.Albino un vero padre spirituale…ma lui lo sapeva? Sapeva che per me era così importante?
Forse lo sa molto meglio adesso, perché vedo che mi risponde spesso a proposito sul suo stesso diario….

Altre informazioni su p.Albino Candido:

http://mondocrea.it/itartisti-174/

http://mondocrea.it/itriflessioni-324/

 

 

SEGUIMI:

Mondocrea: http://mondocrea.it

Facebook https://www.facebook.com/pierangelo.piai

Instagram https://www.instagram.com/pierangelopiai

Se volete essere aggiornati sui nuovi video che realizzo (quasi 5000) iscrivetevi al mio canale youtube “UNIVERSO INTERIORE piaipier”: http://www.youtube.com/user/piaipier

Chi desidera può diventare membro della confraternita “COMUNIONE DEI SANTI” (può così ricevere e dare solidarietà nella preghiera tra i membri).

Basta iscriversi al canale “UNIVERSO INTERIORE piaipier”: https://www.youtube.com/channel/UCEvG… a cura di http://mondocrea.it

PER LE DONAZIONI:https://www.paypal.com/paypalme/piaipi