ANCHE GLI SCIENZIATI CHE STUDIANO IL TEMPO DOVREBBERO TENER PRESENTE L’ISTANTE DIVINO

 

 

 

Noi siamo abituati a pensare che il futuro è un tempo che deve ancora avvenire, per cui non può essere mai individuato in pienezza. In qualche modo noi riusciamo a prevedere molti fatti ed eventi in base all’esperienza del passato, ma ci sono molti più “imprevisti” che sfuggono alla nostra capacità di discernimento.

Sappiamo, comunque, che molte profezie della Sacra Scrittura si sono avverate, così quelle dei mistici od anche di alcuni particolari sensitivi. Sarà capitato anche a noi di prevedere alcuni eventi con una certa precisione, sia attraverso i sogni od anche attraverso particolari premonizioni. Come mai?

Nell’ambito dei luoghi comuni noi consideriamo il tempo come segmenti che si succedono, quasi “spazializzandoli” ed è per questo che non riusciamo a vedere il futuro nella sua interezza.

I teologi sono quasi tutti d’accordo nel ritenere che Dio è Signore del tempo, per cui in Lui tutto avviene nell’istante eterno. Egli sa perfettamente quello che è accaduto ed accadrà all’Universo, alla terra ed ad ogni essere creato.

È un presupposto importante per poter approfondire il nostro concetto di tempo e, quindi anche il relativo “avvenire”.

Se Dio vede tutto nell’istante, allora il suo sguardo abbraccia ogni cosa. Egli è l’Alfa e l’Omega.

Premesso che ogni uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di divina, alcuni mistici, essendo persone particolarmente orientate ed aperte a Dio, vengono maggiormente “divinizzate”. La loro speciale vicinanza a Dio li rende particolarmente sensibili al riverbero divino, per cui anche la loro anima e, di conseguenza, anche la loro mente si configura gradualmente alla natura divina.

Alcuni di essi, dotati di particolari carismi, hanno la facoltà di predire il futuro perché vivono già su questa terra una certa simbiosi con Dio.
Il loro sguardo interiore può anticipare ciò che di importante accadrà, perché, in fondo ciò che avverrà è in qualche modo presente, ed è come se fosse già avvenuto.

In sostanza, in Dio, si superano le barriere del tempo e dello spazio e chi vive in Lui anticipa la vita divina nell’istante.

Gesù è l’uomo-Dio in cui umanità e divinità sono in perfetta simbiosi. È Lui il vero capostipite della nuova umanità, il punto di riferimento di ogni uomo che progredisce umanamente e spiritualmente. Egli ci fa comprendere anche il destino di ciascuno di noi. I vangeli ne descrivono la sua intensa carica profetica.

Ad esempio, Gesù afferma “Io sono” e prevede la sua morte e risurrezione. Ciò significa che Egli è davvero Signore del tempo e dello spazio e che la vita eterna si trova in Lui. È nell’istante. Gesù vive la vita terrena nell’istante perché è tutto orientato verso il Padre. Tutti noi in Lui viviamo nel “già e non ancora”.

In Lui risorgiamo e viviamo per ora nel tempo ma non siamo del tempo, ma nella vita eterna. Anche l’Eucaristia ci ricorda questa realtà, perché essa ci fa assimilare in Lui, morto e risorto.

 

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