Mi si permetta questa disgressione: facendo parlare le galline si ironizza anche su qualche aspetto particolare dell’umanità…
Le galline sono grate al proprio padrone per non aver introdotto un gallo tra di loro: in questo modo ha evitato di fare infelici tanti futuri polli.
Chissà se le galline sanno che senza di loro il mondo sarebbe diverso?
La gallina sembra stupida, ma non è proprio così : ha lo sguardo rivolto altrove, ma ti osserva lo stesso; sembra non accorgersi di te, ma ti ascolta ed appena ti vede con il cibo in mano ti corre incontro.
Per una gallina è strano che il suo padrone non vada a caccia di vermi e fili d’erba. Penserà che non ha bisogno di nutrirsi, come fosse un semidio.
Per le galline il loro cielo è la terra: passano tutto il giorno a fissarla. Solo quando covano guardano in alto… Per ogni gallina ogni uomo è mostruoso: ha due occhi frontali, due padiglioni auricolari, è senza becco e senza piume, articola suoni strani.
uniche cose che la accomuna all’uomo è il fatto che anch’egli cammina con due zampe, anche se troppo grosse, e vive aggregato con gli altri. Le galline sanno che la loro vita è breve?
Probabilmente è questa spensieratezza che le rende tranquillamente scorazzanti per il prato..
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