Mi riferisco all’articolo di Walter Mendizza: La tecnosofia farà scomparire le credenze religiose (settembre 2016) apparso sul sito riflessioni.it:

http://www.riflessioni.it/tecnosophia/tecnosofia-scomparire-credenze-religiose.htm?utm_medium=email&utm_source=VOXmail%3A422248+Nessuna+cartella&utm_campaign=VOXmail%3A549624+Newsletter+mensile+di+Riflessioni.it+-+Settembre+2016

TECNOSOFIA E PNEMOSOFIA

Si sostiene che nell’immediato futuro la tecnosofia farà scomparire le credenze religiose.

 

Il “mondo virtuale” non può essere considerato alla stessa stregua del “mondo spirituale”, perché il primo è sempre opera dell’uomo, il secondo dipende dall’anima, la quale, sebbene sia vincolata al corpo in questa dimensione terrena, è trascendente ed immortale. Infatti alla morte corporale essa si sgancerà dal corpo mortale destinato alla decomposizione e sopravvivrà in eterno riassumendo un giorno il corpo trasfigurato.

Il mondo virtuale, nel quale alcuni immaginano possa avvenire un giorno un’uploading di se stessi, ha sempre bisogno di un supporto hard: esso non può sussistere senza un quid strutturale appartenente alla dimensione spazio-temporale in cui ora viviamo.

Il fatto che oggi gli ingegneri informatici possano creare ambientazioni digitali sempre più avveniristiche è un evento molto suggestivo se inerente alla freccia evoluzionistica umana legata al progresso. Lo stesso Teilhard de Chardin descrive con enfasi il salto di qualità antropologico che definisce “trans-umano” perché diretto al “Punto Omega”…

Quando si afferma che le religioni scompariranno, si presuppone che l’uomo abbia raggiunto livelli di dematerializzazione tali che il “tutto” sarà più evidente e non ci sarà più bisogno della teologia dogmatica ed escatologica per richiamarci che esiste una dimensione trascendente.

Si dimentica, però, che l’uploading di se stessi è solo una traslazione metaforica del futuro di ogni uomo, in quanto nessuno può conoscere a fondo le realtà trascendentali sino a che è legato all’hardware terrestre. Il cristiano fa riferimento a Gesù Cristo che dopo la sua morte è apparso in anima e corpo, superando la barriera spazio-temporale per indicarci a quale dimensione siamo tutti destinati. Questo ci dovrebbe indurre ad approfondire sempre di più il dibattito teologico con l’aiuto di quello scientifico, ma senza aver la pretesa di conoscere tutto già in questa dimensione spazio-temporale.

Dal punto di vista antropologico, poi, questa teoria dell’uploading avatar vanifica l’esistenza dei miliardi di uomini che sono vissuti prima della fantomatica realizzazione dell’avatar digitale. La teologia afferma che essi vivono nel seno del Padre in Gesù Cristo, l’uomo-Dio che riassume tutto il creato rinnovato dopo la Risurrezione. Questa teoria comporta conseguenze molto pericolose e devastanti per la ricerca della Verità. Gesù Cristo stesso si è incarnato in un periodo in cui non esisteva l’informatica, eppure ha dimostrato che il destino di ogni uomo è riassunto e ricapitolato in Lui tramite la passione-morte e Risurrezione, apparendo più volte con un corpo trasfigurato.

 

Pier Angelo Piai