Il giovane Lorenzo ama la natura anche perché lo aiuta a riflettere meglio sul senso dell’esistenza e sulla sua identità.
Quando pensa a chi egli realmente è gli viene in mente innanzitutto il suo nome e cognome. Ma Lorenzo non è il suo nome: si rende conto che esso è solo una parola che i genitori hanno associato alla sua persona. Egli non è nemmeno l’insieme delle relazioni sociali in cui si trova ad interagire. Quando pensa alla sua struttura bio-psichica, nota che il corpo stesso è in continua evoluzione.
Lorenzo si chiede se davvero è lo stesso dalla sua nascita e in tutte le sue fasi esistenziali. Egli non è nemmeno il suo ruolo sociale e tantomeno il desiderio di diventare qualcuno nella società.
Lorenzo deduce che non è quello che fa, è e basta. Il ruolo, pensa, è un insieme di momenti relazionali della nostra vita, ma non ci identifica in profondità. Esso è piuttosto una maschera e noi spesso ci identifichiamo troppo in esso.
Allora chi egli è? Mentre sta pensando è in continua mutazione: il sangue circola e rimpiazza le cellule morte, il sistema neuronale muta e si adatta alle circostanze, la sua stessa mente ha continuamente prospettive diverse, anche se non sembra. Basta solo qualche particolare a cui da poca importanza, e la sua coscienza elabora percezioni diverse dalle precedenti, anche se impercettibili. Il suo “io” pensante è sempre diverso da quello che aveva un attimo fa.
Quindi non è mai uguale a quello di prima. Lorenzo, allora, si ripropone la domanda: chi realmente sono?
Sa di essere uno dei quasi sette miliardi di uomini che abitano sulla terra. Anche se in qualche modo si diversifica dagli altri perché egli è sempre unico ed irrepetibile, Lorenzo sa di rimanere ancora un mistero a se stesso. Allora prova con la fantasia a cancellare l’umanità intera che lo circonda. Rimane solo, ma ancora con i piedi a terra. Si chiede: Chi sono senza gli altri uomini?
Prova con la fantasia ad immaginare di annullare la terra e di poter rimanere vivo ma sospeso nello spazio. Sorge la domanda: Chi sono senza la terra?
Lorenzo tenta con un ulteriore colpo di fantasia ad eliminare tutto ciò che vede nel cielo, compresa la luce. Chi è senza l’Universo?
Mentre fantasticando pensa, si sta accorgendo che la risposta sincera è difficile, misteriosa, e presuppone un punto di riferimento saldo, immutabile, eterno…

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