Chi afferma che questa materia (dell’attuale mondo)  è eterna, commette un grave errore dal punto di vista teologico.

Moltissimi scienziati sostengono questa teoria.

Innanzittutto essa contraddice ereticamente ciò che anche la Sacra Scrittura afferma in 2Mac 7,28, cioè che “Dio ha creato tutto dal nulla.”

Poi chi sostiene questa teoria rischia di avere una visione panteistica perché la sua concezione della “materia eterna” presuppone che Dio sia solo un “demiurgo” e che Dio e materia siano “coesistenti” perché anche Dio stesso è eterno. Nulla di più errato.

Questa concezione teologica panteistica, fortemente condannata dalla Chiesa, ha delle ripercussioni su molte verità del cristianesimo (in quanto ogni affermazione genera ulteriori interrogativi e altre affermazioni concatenate).

Una di queste riguarda l’Onnipotenza di Dio: essa viene limitata dalla presunta coesistenza della materia, e questo ha delle gravi ripercussioni sulla stessa fede, la quale ci induce a credere che “Nulla è impossibile a Dio” – come disse l’Arcangelo Gabriele a Maria durante l’Annunciazione.

L’indebolimento della fede, poi, porta al suo abbandono con conseguenze nefaste per la stessa anima di chi accetta la teoria.

Ricordiamo, quindi, che anche una sola eresia può far crollare la fede