(endecasillabi in quartine a rime alternate)

Il buon Giorgio è un mio cognato
che molte doti davvero possiede:
mi ritengo assai fortunato
perché sempre “oltre” egli ben vede.

Egli conosce la buona cucina
e servendo con amore i malati
sceglie sempre la merce genuina,
con dignità vuol che siano trattati.

Sin all’ultimo seguì sua madre
con riconoscenza e gran rispetto,
così fece anche per suo padre
perché il suo cuore è sì retto.

Giorgio è un uomo assai mite,
è attivo e sempre laborioso,
cura l’orto e pur la sua vite,
giammai si trova inoperoso.

Ad aiutare gli altri è pronto,
ei si arrangia a fare di tutto
del tempo perduto non fa conto
ogni occasion mette a buon frutto.

Il suo animo è sempre puro,
all’occasion sa essere astuto,
nel gestire le cose è sicuro,
nel risolver i problemi arguto.

Con i suoi parenti ha un gran cuore,
egli viene sempre loro incontro,
mai indugia su alcun favore
con nessuno desidera lo scontro.

Per questo io ringrazio il Signore,
e mi sento sempre più onorato
perché passan i giorni e le ore
ma Giorgio rimane il buon cognato.

Pier Angelo Piai