dal Messaggero Venetodel 30/06/202

Nella cronaca di Artegna del 25 giugno ho letto la vicenda del 33enne discendente da emigrati friulani che, ritornato in Friuli da Rosario (Argentina), non ha avuto alcun aiuto (biglietto per il viaggio, assistenza materiale, inserimento nel lavoro). La colpa è tutta della burocrazia, dice il resoconto giornalistico. Come ex direttore dell’Ermi vorrei dare qualche informazione in merito agli interventi regionali.

La Regione, 12 anni fa, già con la legge 10 settembre 1990, n. 46, che riguardava i provvedimenti a favore dell’emigrazione, all’art. 1, ultimo comma, aveva disposto che «la Regione può stabilire priorità di interventi a favore di immigrati extra comunitari aventi legami di origine familiare con il Friuli-Venezia Giulia». La disposizione riguarda proprio i discendenti degli emigrati friulani e giuliani anche se non più cittadini italiani. Con la medesima legge veniva istituito l’Ermi che doveva dare attuazione con i suoi programmi a quanto deliberato dal consiglio regionale. L’Ermi invece non ha fatto nulla.

A causa di questo comportamento, l’Ermi non poteva non essere soppresso. Nel 2001 Friuli nel Mondo ha incassato solo dalla Regione più di un miliardo. Ci sono poi i contributi di tanti aderenti in Italia e all’estero e di altri enti (ministero degli esteri, Province, Comuni, Camere di commercio ecc.). L’associazione giuliani nel mondo solo dalla Regione ha avuto 478 milioni.

Nel 2002 i finanziamenti regionali sono raddoppiati. Però rimangono molto limitati gli interventi a favore dei corregionali e dei loro discendenti che necessitano di qualche aiuto economico. Per quanto riguarda le critiche che in questi ultimi tempi gli esponenti locali dell’emigrazione hanno avanzato nei confronti della Regione, essi dovrebbero farsi un esame di coscienza: potevano già agire bene quando avevano in mano l’Ermi. Sono passati più di dieci anni da quella legge a favore dei discendenti degli emigrati, ma evidentemente, leggendo le cronache, ancora i risultati non si vedono.

Giudichi il lettore se, con i tanti bisogni primari ancora da soddisfare, è opportuna una spesa di 361.000 euro (parti a 700 milioni di lire) che nel corrente anno Friuli nel Mondo sostiene, con il contributo di enti pubblici, per una mostra sul mosaico a Toronto.
Claudio Carlisi
Udine