Nel messaggio a Mirjana del 2 Luglio 2009 la Madonna ci chiama asserendo di aver bisogno di noi.
Ha bisogno di cuori pronti ad un amore immenso.
Di cuori non appesantiti dalla vanità.

Di cuori che sono pronti ad amare come ha amato suo Figlio, che sono pronti a sacrificarsi come si è sacrificato suo Figlio.

Ha bisogno di noi. Per poter venire con Lei, dobbiamo perdonare noi stessi, perdonare gli altri e adorare suo Figlio.

E’ necessario adorarlo anche per coloro che non l’hanno conosciuto, che non lo amano.
Per questo ha bisogno di noi, per questo ci chiama.

Oggi che la vanità trionfa in tutti gli strati sociali ed appesantisce il nostro cuore non saremmo certo in grado di comprendere a fondo ed apprezzare l’esortazione di questo privilegiato Essere celeste che si dichiara nostra madre e che vorrebbe aiutarci a salvarci dalla nostra cecità spirituale.

Maria ci suggerisce come venire con lei: basta credere a suo Figlio, vero uomo e vero Dio, il quale davvero ci perdona dei peccati. Dovremmo perdonarci e perdonare gli altri, però, ed adorarlo sempre, anche per coloro che non lo adorano.

Cosa significa adorare suo Figlio Gesù oggi nel Terzo Millennio?

Innanzittutto ascoltarlo attraverso le Sacre Scritture, il Creato, in se stessi e negli altri.
Poi corrispondere al suo immenso amore considerando come Lui ci ha amati, dandoci la sua vita in espiazione dei nostri peccati. Bisogna quindi averlo sempre presente quando si tratta di perdonare e soccorrere il prossimo.

Altro importante passo per l’adorazione è dedicargli il proprio tempo nella preghiera: la partecipazione frequente all’Eucaristia, i momenti di adorazione davanti al Tabernacolo, la meditazione sulla sua vita e sulla sua passione e morte, la contemplazione dei  Misteri contenuti nel Credo.

Adorarlo, insomma, significa fare tutto in vista di Lui, per Lui e con Lui, Centro ed obiettivo dell’intera vita, consapevoli che Egli vuole divinizzarci per partecipare della sua gloria.

Pier Angelo Piai